Fosdinovo, la strada per Gignago chiusa da due giorni per una frana. Il sindaco: «Porteremo noi la spesa a chi ne ha bisogno»
Si può uscire ed entrare solo a piedi: nel borgo vive anche una donna di 94 anni
FOSDINOVO. La strada per Gignago è ancora chiusa. Oggi (17 marzo) sono stati effettuati nuovi sopralluoghi anche con l’ausilio di droni per analizzare la situazione del versante di monte franato e studiare le migliori soluzioni per la messa in sicurezza. Al momento, non è ancora possibile stabilire con certezza quando la strada potrà essere riaperta.
La chiamata a Comune e vigili del fuoco era arrivata intorno alle dieci e trenta di sabato sera (15 marzo): una frana di grosse dimensioni ha interrotto via Gignago, poco prima del borgo omonimo, storico rifugio della prima base partigiana Orti durante la Resistenza. Il paese è rimasto isolato: dentro, oltre ai residenti, c’erano almeno quindici persone che dovevano rientrare a casa. I vigili del fuoco, insieme ai tecnici comunali e al sindaco Antonio Moriconi, hanno immediatamente valutato la situazione. Due le priorità: verificare se il fronte franoso fosse stabile (ipotesi ancora incerta) ed evacuare in sicurezza le persone bloccate nel borgo. Una per una, sono state fatte uscire sotto il controllo dei pompieri.
La mattina dopo un geologo è intervenuto per una prima valutazione, mentre la ditta incaricata ha iniziato a lavorare alla messa in sicurezza del versante. Durante la giornata sono stati abbattuti alberi e rimossi massi pericolanti, ma l’intervento potrebbe richiedere ancora tempo. «Purtroppo, non sappiamo ancora quanto ci vorrà», aveva subito chiarito Moriconi, ribadendo che la priorità è garantire la sicurezza degli abitanti.
E al momento la situazione non è cambiata. I suoi venti residenti possono uscire solo a piedi, ma non in auto. Questo crea difficoltà per chi deve recarsi al lavoro, soprattutto per chi gestisce attività commerciali fuori dal paese, come Mirca Bartoletti, titolare di un bar a Caniparola. Il Comune si è attivato per supportare gli abitanti, garantendo aiuto a chi ne ha bisogno. In particolare, è stato organizzato un servizio per portare la spesa a chi non può uscire, con particolare attenzione a una donna di 94 anni che vive nel borgo. Anche i residenti dei paesi vicini si sono subito offerti di dare una mano, dimostrando grande solidarietà. «Aiuteremo chi ha bisogno, non li lasciamo soli», ha concluso il sindaco, «ma per ora non possiamo ancora fare previsioni certe».