Il Tirreno

L’economia del territorio

Stabilimenti balneari, a Massa tredici cambi di gestione: «Ma non si trova personale»

di Ivan Zambelli
Uno scorcio del litorale (foto d'archivio)
Uno scorcio del litorale (foto d'archivio)

Gli addetti ai lavori: «Molti imprenditori stanno già preparando lo stabilimento in vista dei ponti di aprile»

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MASSA. La stagione balneare 2025, che potrebbe già iniziare con il ponte di Pasqua del 20 aprile, si preannuncia carica di incognite. Perché per gli stabilimenti balneari, da anni alle prese con l’erosione della costa o l’applicazione della direttiva Bolkestein, si aggiungono i problemi del momento. La presenza della nave Guang Rong ad esempio, che solo a stagione in corso dirà quali effetti produrrà sul turismo locale; ma soprattutto, la difficoltà a trovare personale, di ogni tipo: bagnini innanzitutto, ma anche spiaggisti, addetti al bar o alla ristorazione quando questo servizio è presente. E allora si torna punto a capo. Tra poco più di un mese inizierà il periodo di Pasqua, a cui a stretto giro seguiranno il 25 aprile, il 1 maggio.

I nodi e i temi

Insomma un periodo prolungato per le attività sul mare specie in caso di bel tempo, e sarebbe un paradosso non poter aprire causa mancanza di addetti ai lavori. Per cui in questo scenario incerto un fatto altrimenti consuetudinario come l’affidamento per un anno della gestione dello stabilimento balneare assume un altro significato, perché da inizio anno sono già 13 i bagni ad aver ottenuto dal Comune di Massa l’autorizzazione alla sub gestione dei servizi secondari, come bar o ristoranti, o del tratto di arenile. Ma intanto, sulle spiagge e negli stabilimenti si sta lavorando a pieno regime, in vista del ponte di Pasqua come spiegano dal Consorzio dei Balneari di Massa e dalla Compagnia del Mare, le due associazioni che a Massa riuniscono i gestori degli stabilimenti.

«Molti imprenditori balneari stanno già preparando lo stabilimento in vista dei ponti di aprile – spiega Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa – . Se il meteo sarà favorevole molti bagni saranno sicuramente aperti per la Pasqua, visto che quest’anno cade alta, il 20 aprile. Poi ci saranno i ponti del 25 aprile, del 1 maggio e se i fine settimana saranno all’insegna del sole certamente ci aspettiamo spiagge altamente frequentate». Tuttavia, fa sapere Tenerani, «il problema della ricerca del personale stagionale purtroppo si è ripresentato anche quest’anno. Sono in molti infatti a cercare ancora dipendenti, in generale in tutti i settori: bagnini, spiaggisti, addetti al bar, addetti in cucina, alla sala del punto ristoro». Anche dalla Compagnia del Mare arrivano analoghe impressioni. «Credo che molti colleghi apriranno già dal periodo di Pasqua», conferma il presidente Luca Martini, «se non addirittura la maggior parte. Noi – gestisce il bagno Henderson – apriremo. Certo – deve ammettere anche Martini – resta il tema del personale, a cominciare dai bagnini che non si trovano. La volontà di aprire per Pasqua penso l’abbiano tutti, ma dipenderà se a quella data si troverà il personale necessario». Trovare gli stagionali infatti è un tema che ad ogni vigilia di stagione balneare si ripropone, ma quest’anno con particolare difficoltà come si può vedere dai tanti annunci che si leggono sui social network. «Molti colleghi stanno facendo fatica a reperire personale, ad ogni livello. Non siamo più negli anni in cui c’era il reddito di cittadinanza, eppure sembra di essere nella stessa situazione».

La presenza della nave

E poi quest’anno c’è un ulteriore elemento, ovvero la presenza della nave Guang Rong a Marina di Massa, arenata davanti il pontile che ha distrutto. Che effetti avrà sul turismo? «Mi auguro – continua Martini – che la rimozione avvenga il prima possibile, ma dubito possa esserci entro l’estate. Che però sia stata messa in sicurezza dal punto di vista ambientale è un fatto positivo, e non solo per il comparto turistico. Ora attendiamo di capire se ci saranno divieti di balneazione e in che maniera; se in prossimità della nave o anche a riva». Per cui questo scenario, dove all’orizzonte resta la direttiva Bolkestein, potrebbe essere anche alla base della scelta di una dozzina di concessionari di affidare tutto o parte della propria concessione demaniale.

Da inizio anno sono già sei gli stabilimenti che hanno affidato a terzi la gestione del proprio arenile: sono il bagno Arlecchino, La Cicala 2, Il Pontile, il Vespucci 20, il bagno Rita e il bagno Miami. Altri sei invece hanno deciso di affidare i servizi secondari, ovvero bar o ristorante dove presente: il bagno Sport e Natura, il Punto Mare, Lia, Nuovo Lido, Helvetia, Nelly, Stefania. «È una prassi comune», chiarisce Martini: «Nell’ambito delle concessioni demaniali esiste l’articolo 45 bis del Codice della navigazione che consente di dare in sub gestione una porzione o tutto lo stabilimento. Quindi il bar e ristorante, o tutto l’arenile. Bisogna fare preventiva richiesta al Comune, anzi colgo l’occasione per ricordare ai colleghi di fare il 45bis qualora decidessero di affidare parte della concessione».

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