Il Tirreno

In appello

Sesso con due ragazzine, assolto avvocato di Massa

Sesso con due ragazzine, assolto avvocato di Massa

L’uomo, un professionista 70enne, era stato condannato in primo grado: ora la sentenza della Corte d’appello

24 novembre 2023
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MASSA. Venne arrestato nel 2020 con accuse pesanti: quella di avere fatto sesso con due ragazzine – una di 13 e una di 17 – vendute dalla madre e da una sorella ventiduenne. E per quei fatti, nel dicembre del 2022, l’uomo, un avvocato civilista 70enne di Massa, era stato condannato in primo grado dal tribunale di La Spezia a cinque anni per corruzione di minorenne, favoreggiamento della prostituzione minorile e per aver tentato atti sessuali su una minore di 14 anni.

Accogliendo la tesi dell’allora avvocato difensore di fiducia Riccardo Balatri, che si era prodigato in una accalorata arringa, i giudici lo avevano assolto dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Il pubblico ministero Monica Burani aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione e al pagamento di 8mila euro di multa, ma anche l’assoluzione del professionista dall’accusa di atti sessuali su una ragazzina di 13 anni, perché durante il dibattimento non sarebbero emerse le prove, mentre restavano quelle per la sorella 16enne, con la complicità della loro mamma e della sorella maggiore con cui aveva una relazione. Ieri, il professionista è stato assolto dalla Corte di appello. Le motivazioni ancora non si conoscono ma questo sicuramente ribalta una storia che aveva gettato scompiglio nella comunità locale.

Ha proceduto il tribunale genovese perché i fatti, secondo quanto sosteneva la procura, erano accaduti in un comune della Val di Magra, in provincia de La Spezia: le indagini erano state portate avanti dai carabinieri che hanno operato con la Dda di Genova ed erano partite a seguito di un incendio dell’auto dell’uomo che una notte si trovava ad Arcola. Secondo gli inquirenti l’uomo frequentava abitualmente le due giovani ragazze di 13 e 17 anni.

E secondo la procura era la mamma delle due vittime, insieme alla loro sorella maggiore, che si era accordate con l’avvocato, affinché l’uomo potesse incontrare le adolescenti. L’avvocato, sempre secondo la procura, aveva una relazione con la ventenne e aveva convinto lei e la madre a fargli incontrare le altre due ragazzine alle quali dava soldi e faceva regali. Anche la promessa dell’acquisto di una casa. Questa, appunto, era la ricostruzione della procura accolta dai giudici di primo grado. Non, evidentemente, da quelli di secondo grado che hanno assolto l’uomo da ogni accusa.

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