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Raddoppio della Pontremolese, nasce un comitato “per fare pressing”

Raddoppio della Pontremolese, nasce un comitato “per fare pressing”

Tra i promotori Legambiente: «Tenere alta l’attenzione affinché vengano sbloccate le risorse già a disposizione a livello statale»

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PONTREMOLI. Ha preso il via lunedì 2 dicembre, con la costituzione avvenuta nella sede della Provincia di Parma, il Comitato per il potenziamento del collegamento ferroviario La Spezia-Parma e la sua prosecuzione verso il Brennero. “Si tratta di un traguardo importante, ottenuto dopo un anno di attività a favore di questo fondamentale asse viario, che ha visto Legambiente in prima linea assieme ad enti locali, organizzazioni del territorio e tanti parlamentari di varia provenienza politica”, scrive l’associazione ambientalista in una nota.. Alla riunione di lunedì, convocata dall'onorevole Andrea Orlando (che nel 2017, quando era ministro, fece approvare un emendamento che assegnava alla linea 235 milioni di euro per il raddoppio ferroviario), erano presenti la parlamentare spezzina Manuela Gagliardi, i sindaci di Borgo Val di Taro, Solignano, Spezia, rappresentanti della Provincia di Massa-Carrara, nonché l'Autorità portuale de La Spezia. Numerose le adesioni già manifestate anche da altri enti e parlamentari che non hanno potuto partecipare alla riunione.

Legambiente, nel dare l'adesione al Comitato, “ha rimarcato la propria disponibilità a continuare a lavorare sui territori per valorizzare la ferrovia, come già fatto in occasione della giornata della Pontremolese organizzata lo scorso 1° giugno”, si legge nell’intervento.

Scopo del Comitato sarà tenere alta l'attenzione della politica sulla necessità di completare quest'opera, oggi sottodimensionata e inadatta alle esigenze attuali di merci e pendolari. In particolare, prosegue Legambiente, “l’impegno è quello di esercitare pressioni affinché vengano sbloccate le risorse già disponibili a livello statale, per riavviare il raddoppio del tratto parmense e l'ammodernamento tecnologico lungo l'intera linea. Primi passaggi essenziali per riprendere un percorso strategico di completo rinnovamento della tratta”.

Ancora l’intervento dell’associazione ambientalista: “Ridurre i tempi di percorrenza di questa linea, infatti, contribuirebbe non solo a sostenere le aree interne dell’Appennino agevolando i pendolari, ma anche a favorire il turismo verso queste aree, semplificando lo spostamento di merci sull’asse Tirreno - Brennero. A questi benefici, si aggiungerebbero poi enormi vantaggi ambientali: treni più efficienti e frequenti verso i due capoluoghi potrebbero a spostare i flussi di pendolari dalla gomma al ferro, riducendo così il traffico e l’inquinamento atmosferico”.

Per la Pontremolese sono ancora disponibili i 235 milioni stanziati nel 2017 e altri 50 messi a disposizione dal secondo Governo Prodi per miglioramenti tecnologici sull’intera linea. —
 

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