Lucca, Radio Duemila si ferma dopo 47 anni di attività
Passo e chiudo: l’emittente punto di riferimento per tanti lucchesi cede le ultime frequenze
LUCCA. Per 47 anni ha accompagnato le giornate di diverse generazioni di lucchesi, sincronizzati sulle frequenza 90.2 e 99.2 per ascoltare ogni genere di musica. Un trampolino di lancio per tanti volti noti tra i quali Jovanotti, ospite nell'allora sede di Borgo Giannotti a fine anni '80. Era una risorsa preziosa per restare aggiornati sui notiziari locali e seguire le sorti delle squadre del panorama sportivo, con un’attenzione particolare rivolta alla diretta delle partite della Lucchese.
Senza dimenticare il format “I lupi della notte”, forte elemento distintivo della stazione radiofonica. L’avventura di Radio Duemila, storica antenna cittadina, è giunta ai titoli di coda con la cessione della frequenza 99.2 all’emittente pistoiese Radio Studio X, mentre precedentemente in estate quella impostata sulla lunghezza 90.2 era stata venduta a Radio Bruno. Una decisione sofferta da parte della cooperativa che gestiva l'emittente, ma resa necessaria alla luce dei chiari di luna di un settore in evoluzione.
«Un sogno realizzato, un viaggio fantastico, costellato da momenti emozionanti, ma che prima o poi sarebbe giunto a termine – dice Walter Tardelli, uno dei fondatori di Radio Duemila e membro della cooperativa –. Abbiamo deciso di trasferire l’ultima frequenza rimasta a un soggetto che possiede ancora l’energia per fare radio. Negli ultimi venti anni il nostro mondo, con l'avvento e lo sviluppo del digitale, è cambiato molto. Nel 2008 eravamo riusciti a superare una crisi del sistema; negli anni della pandemia, pur tra mille difficoltà, non ci siamo fermati. Per mantenere un aspetto della nostra storia, comunque, abbiamo suggerito ad alcuni nostri deejay di continuare a collaborare con Radio Studio X».
Radio Duemila nacque a San Concordio nel 1976 grazie a un'intuizione di gruppo di studenti minorenni, tra i quali anche Tardelli, dell'Iti Fermi accomunati dalla passione per la musica. «Era un’epoca ruggente dove proliferavano le antenne private, anche se nel Paese non esisteva una legge che le regolamentasse – spiega l'anima di Radio Duemila –. Il sistema dovette attendere la legge Mammì del 1990. Nel mentre, come tutte le altre radio italiane, abbiamo fatto 14 anni di abusivismo. Come palinsesto trattavamo di sport a 360 gradi, dall'automobilismo passando per il basket con Claudio Dell'Amico e Manuel Bocchi, al ciclismo e naturalmente calcio con la voce di Emiliano Pellegrini (per anni direttore responsabile della testata giornalistica, ndr). I notiziari venivano curati dal compianto Armando Pellegrini mentre sul piano musicale abbiamo dato vita a molti programmi fortunati, che resteranno nel cuore degli ascoltatori. Abbiamo pure ospitato grandi artisti come Paola Turci e Jovanotti. Un grazie a tutti i nostri sponsor, giornalisti, speaker e dj; senza di loro tutte queste emozioni non sarebbero esistite».