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Alberto Bemporad è il nuovo direttore di Imt. A 42 anni, è il rettore più giovane d’Italia

Alberto Bemporad è il nuovo direttore di Imt. A 42 anni, è il rettore più giovane d’Italia

Gli passa il testimone Fabio Pammolli, lucchese, 47 anni, che rimarrà nell’istituto di alti studi come membro del cda e come docente

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Alberto Bemporad, fiorentino, è il nuovo direttore di Imt. Succede a Fabio Pammolli, 47 anni, primo direttore dell’istituto di alti studi.

Nominato dal consiglio direttivo di Imt lo scorso mese di luglio, Bemporad, 42 anni, è dal primo novembre il rettore più giovane d’Italia.

«Sarà mio compito - dichiara Bemporad - presentare Lucca come il valore aggiunto dell’identità della scuola, essendo Imt la realizzazione in chiave moderna del diritto lucchese, sancito già nel XIV secolo, di avere una propria istituzione universitaria indipendente e operativa. È mia intenzione che Imt svolga questo suo ruolo istituzionale concorrendo con la ricerca e l’alta formazione allo sviluppo e all’internazionalizzazione del tessuto socioeconomico del territorio, impegnandomi personalmente a rafforzare le sinergie e a qualificare ulteriormente i rapporti di collaborazione con le locali rappresentanze istituzionali, industriali e di technology transfer per l'interlocuzione con enti regionali, nazionali ed europei, stimolando in Imt progetti di ricerca di rilevanza applicativa e di formazione di capitale umano qualificato, e promuovendo il trasferimento dei risultati della ricerca alle aziende della rete lucchese, incentivando anche la nascita di nuove imprese spin off»

Il trasferimento definitivo presso il Campus di San Francesco è previsto entro luglio 2013, quando termineranno i lavori finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Arturo Lattanzi, presidente della Fondazione Crl, ha spiegato le ragioni dell’investimento sul complesso monumentale di San Francesco: ««Un’operazione che si inserisce nel processo di riqualificazione della zona est del centro storico, avviato con il restauro dell’edificio denominato “La stecca” e, ancora prima, con il recupero funzionale dell’ex chiesa di San Ponziano, divenuta biblioteca di Imt». Alla fine dei lavori il Campus, per un totale di circa 8mila metri quadrati coperti e oltre 6mila di aree esterne e loggiati, destinati ad aree verdi e al passaggio, ospiterà la foresteria, con 127 posti letto, i laboratori e gli uffici per i docenti e i ricercatori di Imt. Ad oggi sono già attivi la mensa, alcuni alloggi degli allievi, i laboratori, e l’auditorium della Cappella Guinigi, con 120 posti».

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