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Libertas, una notte da anni 80

di Fabrizio Pucci
La curva nord (Silvi)
La curva nord (Silvi)

Alle 20.45 c’è Pesaro e i ricordi vanno alla Scavolini e alla monetina che portò Milano in finale Gli amaranto hanno una strada sola: riabilitare la faccia dopo la trasferta amara in Irpinia

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LIVORNO. Arriva Pesaro (palla a due alle 20, 45 al PalaMacchia dove fischiano Foti, Barbiero e Tirozzi) e la mente non può che tornare ai formidabili Anni ’80. Nella fattispecie all’anno dello scudetto scippato, perché non solo la LL fu defraudata, ma pure la Victoria Libertas (griffata Scavolini) fu vittima dell’Olimpia Milano. Ricordate? Una monetina colpì Meneghin a Pesaro e Milano vinse 2-0 a tavolino gara-1 di semifinale, vedendosi spianata la strada verso l’ultimo atto contro l’Enichem di Bucci. E quella fu la monetina dei mille misteri.

Questa vicenda, però, è vecchia di 35 anni e l’acqua passata non macina più. Ciò che conta è il presente e l’urgenza – comune alle due squadre – di far punti. Sì: proprio così. Libertas-Carpegna Pesaro è scontro salvezza e questo accade per demerito degli ospiti che in estate erano dati tra i favoriti per il salto di categoria, ma che adesso si trovato nella parte destra della classifica.

Terremoto pesarese

In questo inizio di stagione in casa VuElle è successo di tutto. Dopo un buon inizio (due vittorie su tre), coach Sacripanti (un santone della panchina) si è dimesso per motivi strettamente personali. Al suo posto è arrivato l’albanese Spiro Leka che però è finito nelle… spire della crisi: un solo successo (in volata contro Orzinuovi) nelle ultime sei partite. Questo però, paradossalmente rende ancora più difficile la partita di stasera, perché Pesaro – reduce dalla sconfitta interna di misura con la capolista Rimini – vuole spezzare l’incantesimo. Cercherà di farlo con la classe del play Ahmad, 23 punti di media a partita, con l’atletismo di Vj King, ma soprattutto con i centimetri e i chili dei lunghi italiani. Da questo punto di vista la filosofia che Pesaro ha seguito nella costruzione del roster ricorda molto da vicino quella della Libertas che ha gli stranieri nel pacchetto degli esterni. Per questo motivo sarà decisiva la sfida tra gli americani. Nella fattispecie sarà fondamentale la difesa di Hooker su Ahmad. Limitare il dirimpettaio aumenterebbe sensibilmente le probabilità di vittoria della LL.

Dimenticare Avellino

Paolo Virzì intitolò uno dei suoi primi film “Dimenticare Piombino”, poi trasformato in “La bella vita”. La Libertas invece deve dimenticare Avellino ripartire con grinta e con fiducia perché il campionato probabilmente è stanco di aspettare gli Amaranto che devono salire sul tram che porta al centro della classifica. Rispetto a domenica serviranno maggiore attenzione sotto canestro, percentuali migliori e soprattutto il sostegno corretto e incessante dei 2470 del PalaMacchia, che deve essere un fortino difficile da espugnare. Cancellare la brutta prestazione fornita in Irpinia sarebbe già un bel successo.

Parola di Fratto

Prima della partita, microfono aperto per Marco Andreazza e Francesco Fratto. Così il Coach: «Giochiamo un’altra partita pochissimo tempo dopo la precedente e questo può essere un bene perché vogliamo buttare in campo tutte le energie che abbiamo e anche la cattiveria agonistica che ad Avellino abbiamo lasciato nello spogliatoio. Troveremo una squadra che si sta riassestando dopo il cambio allenatore e che è stata costruita per puntare al salto di categoria. Abbiamo voglia di vincere e di fare una grande partita davanti al nostro pubblico».

Mentre Fratto ha affermato: «Inutile girarci attorno, Pesaro è una squadra fortissima. Al momento non ha ancora trovato la quadra, ma il suo roster è davvero di alto livello. Tra l’altro ha pure cambiato allenatore. Loro puntano alle posizioni nobili della classifica, obiettivo diverso dal nostro. Noi vogliamo cancellare la partita di Avellino, ritrovare noi stessi come avevamo fatto bene a Forlì e in casa con Cividale. Vogliamo assolutamente conquistare questi due punti fondamentali, tra le mura amiche».
 

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