Libertas, la prima vittoria in A2 dopo 38 anni e mezzo arriva contro il Vigevano
A Vigevano una vittoria bellissima: i livornesi rientrano dal meno 10 e dominano. Riecco la grande difesa amaranto, doppia-doppia di Italiano, Banks e Hooker decivisi
VIGEVANO. Il tabù si infrange all’ora dell’aperitivo della prima, sonnacchiosa domenica d’ottobre. La Libertas non vinceva in A2 da 38 anni e mezzo. Lo ha fatto nel giorno più difficile, all’indomani del profondo rosso della partita con Torino e in casa di una diretta concorrente per la salvezza. Il successo è di importanza capitale per cento miliardi di motivi e averlo conquistato in casa di una antica rivale come Vigevano è quasi un inciso in una frase scritta in perfetto…Italiano (la doppia doppia dell’ex Rieti è stata basilare) e con splendida grafia.
Che Libertas, signori! Cinque giorni fa Vigevano aveva vinto a Pesaro, mentre la Libertas ha preso sulla propria testa e nell’anima la grandinata torinese. Morale agli antipodi con la Elachem in gas e la LL a raccogliere i cocci per ripartire.
In 40’ i ragazzi di Andreazza hanno ribaltato il mondo e così hanno imbarcato sul pullman che li ha riportati a Livorno, un carico di autostima. È proprio questa la considerazione di partenza, quella che certifica la dimensione di un blitz d’oro zecchino.
Non è la sola e semplice vittoria a strappare un sorriso convinto, ma è il modo con cui i corsari amaranto hanno impregnato di salmastro il parquet lombardo a fare luce sul mare di Livorno dopo le tenebre infrasettimanali.
Al 21’30”, una tripla di Peroni aveva fatto crollare il mondo addosso alla Libertas (48-38) e stava per allestire il remake della sconfitta di Cento. Gli Amaranto avevano le spalle al muro e le ecchimosi di mercoledì erano tornate in superficie. In quel momento, però, è uscito il carattere di granito di questa squadra che si è aggrappata a una tripla di Italiano (48-41) prima che cinque punti sartoriali di Banks (due liberi e prima tripla del suo campionato) ricucissero lo strappo. Hooker – che nel secondo quarto di basket ruminato e sofferto aveva palleggiato troppo e passato poco il pallone – ha impattato sul 48 pari e di nuovo Italiano dai 6. 75 ha chiuso il parziale di 0-13 con cui la Libertas ha messo il naso avanti senza farsi più sorpassare.
Che questa Libertas non fosse neanche lontana parente di quella vista a Cento (a lungo andare paralizzata dall’emozione del debutto) e men che meno di quella asfaltata mercoledì al Macchia, lo si era capito fin dall’inizio. Il grido di battaglia è arrivato da Fantoni, Capitano con la C mastodontica (5 punti in 58”).
La Elachem però, la sua partita l’ha fatta eccome. Nei primi 20’ Stefanini ha fatto l’americano segnando da qualsiasi mattonella, anche con le mani in faccia (per lui 16 punti all’intervallo lungo), ben coadiuvato da Oduro e Mach. Gli altri? Pasticcioni anzichenò: muscoli, gomiti, facce grifagne, ma sostanza inferiore alle attese.
Dal 48-38 in poi, invece la Libertas è stata chirurgica. Ha fatto “passà ’a nuttata” e poi ha colpito. Banks ha giocato da Banks, senza forzare (appena 7 tiri presi dal campo), Hooker ha mostrato anche il proprio talento offensivo e il resto della truppa si è sbattuto in difesa dove ha smesso di soffrire sui pick and roll e si è pure fatta valere a rimbalzo. E se c’è una squadra che costruisce le vittorie nella propria metà campo, questa è la LL che nei secondi 20’ ha lasciato la miseria di 25 punti ai gialloblù. O per ulteriore chiarezza 18 negli ultimi 18’30”. Cifre che gridano al mondo che gli Amaranto sono vivi e vegeti. E soprattutto che ogni giocatore a disposizione di Andreazza ha messo il proprio mattoncino. Bargnesi che ha messo la tripla del 56-59, Filloy che quando c’è bisogno di una giocata decisiva, risponde sempre presente. Fratto che da sotto ha firmato l’allungo sul 59-63, Allinei – sua la schiacciata della staffa (64-72 a poco più di un minuto dalla chiusura) e Tozzi che si è sbattuto in difesa al pari di un Buca (peccato per lo 0/4 ai liberi) completamente dentro il progetto di Andreazza, bravissimo in poche ore a ricostruire il morale del gruppo. La Libertas è tornata. Anzi non è mai andata via. l