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Livorno, si può nascere due volte? Sì… l’errore scoperto dai genitori prima di un viaggio

di Stefano Taglione
Livorno, si può nascere due volte? Sì… l’errore scoperto dai genitori prima di un viaggio

Negata (ma solo provvisoriamente) la carta di identità per la bambina

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LIVORNO. «Guardi, non possiamo farle la carta di identità perché sua figlia risulta nata due volte, ha pure due codici fiscali». Una bambina venuta alla luce, secondo l’ufficio anagrafe del Comune, sia una domenica che il mercoledì successivo.

È la singolare risposta che si sono sentiti dare due genitori livornesi, nei giorni scorsi, dagli impiegati degli uffici del quartiere della Rosa, dove abitano, per richiedere il documento per la piccola (di quasi un anno) in modo da poter viaggiare all’estero. Carta di identità negata, per il momento, proprio per via di questo errore burocratico «che comunque – racconta il nonno, che ha deciso di raccontare la vicenda a patto di rimanere anonimo – ci hanno assicurato verrà risolto nel giro di 15-20 giorni, quindi confidiamo nell’ente pubblico affinché tutto si sistemi velocemente».

Doppio codice fiscale

In pratica – stando a quanto ricostruito dai familiari – già nei mesi scorsi a casa erano stati recapitati due diversi codici fiscali, riferibili però alla stessa persona, cioè alla bambina. «Un primo campanello d’allarme – sottolinea il nonno – che ovviamente non abbiamo sottovalutato. Ci fu risposto, però, di non tenerne conto perché questo errore sarebbe stato risolto, invece evidentemente si è trascinato nel tempo, perché al suo nome risultano ancora due diverse date di nascita e due codici fiscali, come se appunto fosse nata due volte, del resto questa è la giustificazione che hanno fornito a mia figlia. Le hanno pure chiesto se fosse convinta che fosse nata la domenica, ovviamente tutti ricordiamo bene il giorno che è nata. È il mercoledì successivo, aggiunto forse successivamente, che è errato e non c’entra niente con la sua data di nascita».

L’ errore

Un errore di registrazione, quello che potrebbe essere avvenuto, e che sarà rapidamente risolto nelle intenzioni dell’ufficio anagrafe municipale. Che comunque, nel frattempo, ha impedito l’emissione del documento: «Per fortuna mia figlia – racconta il nonno – si è mossa per tempo, chiedendo l’appuntamento mesi prima di partire, dato che il viaggio è stato organizzato per aprile. Se avesse fatto tutto all’ultimo momento, come in ogni caso sarebbe stato suo diritto fare, probabilmente avrebbe dovuto annullare tutto. Fuori dall’Italia, senza il documento di riconoscimento, la bambina non può muoversi».

L’auspicio

Il nonno auspica che «l’ errore possa essere corretto anche prima di 15-20 giorni» e che sua nipote «possa al più presto ricevere la carta d’identità, un documento fondamentale, per i quali i genitori avevano preso appuntamento e preparato tutti i fogli richiesti, presentando le fotografie e tutto il necessario». «Viviamo nell’era tecnologica, dove tutto dovrebbe funzionare come un orologio – conclude – eppure assistiamo a questi errori che sfuggono a ogni logica. A volte sembra che, invece di facilitare le cose, la tecnologia complichi inutilmente la vita».

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