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Neri acquista la quota dei genovesi e sale da solo al 50 per cento di Cilp

di Giulio Corsi
Neri acquista la quota dei genovesi e sale da solo al 50 per cento di Cilp

Piero Neri: «In questi anni investimenti importanti, nel 2024 faremo il record di fatturato»

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LIVORNO. Il risiko delle banchine non si ferma mai. Da alcuni giorni in porto si rincorrevano voci riguardo alla governance di Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, uno dei principali operatori livornesi, specializzato nei prodotti forestali, container, rotabili, general cargo ma attivo anche nel fronte crociere.

E ieri è arrivata conferma di un importante passo all’interno di Cilp da parte della famiglia Neri, che attraverso Ngi (Neri Gip Investimenti) deteneva insieme a un gruppo di soci genovesi il 50% della società.

A spiegare l’operazione, contattato dal Tirreno, è stato lo stesso Piero Neri, numero uno del gruppo.

«Pochi anni fa in una fase complessa di Cilp rilevammo il 50% dalla Compagnia Portuali insieme agli imprenditori ed amici genovesi di Gip, il Gruppo Investimenti Portuali con i quali costituimmo Neri Gip investimenti (Ngi), una società con quote paritetiche – spiega Neri –. Superate le difficoltà e rilanciata la Cilp i soci genovesi – che ringrazio pubblicamente per la fiducia che li portò ad aderire ad una mia proposta ed a confermarla in questi anni – hanno ritenuto di cedere la loro partecipazione».

Dunque adesso possedete da soli il 50% di Cilp?

«Esatto. Oggi Cilp è al 50% della Compagnia portuali ed al 50% di Neri. L’amministratore di nostra nomina nel Consiglio di Amministrazione detiene inoltre il casting vote; un voto “pesante” da esercitare in determinate circostanze per superare eventuali impasse».

Intanto una delibera dell’Autorità di sistema portuale ha allungato la concessione Cilp di cinque anni.

«L’Autorità di sistema portuale ha applicato il recente regolamento ministeriale alla concessione di Cilp in sponda est di Darsena Toscana. La condizione che pone il regolamento, e che Cilp ha assolto, riguarda la certezza degli investimenti che danno maggiori prospettive di traffico».

Siamo a fine anno, è il momento di fare i bilanci: com’è stato il 2024 di Cilp?

«Chiuderemo positivamente i conti con risultati economico finanziari soddisfacenti nonostante la situazione geopolitica a livello globale non sia favorevole e imponga attività commerciali molto aggressive e l’offerta di servizi di maggiore qualità. Abbiamo mantenuto i traffici di auto nuove, di prodotti forestali e di trailer. Per i forestali abbiamo allargato l’offerta di servizi offrendo ai clienti la consegna a destino che per quest’anno ha toccato le 400mila tonnellate. In questi anni il fatturato è cresciuto toccando nel 2024 il punto più alto».

Quasi dieci anni sono passati dall’entrata in Cilp di Neri-Negri. Dove avete lavorato per cambiare il trend e crescere in questo modo?

«Ci siamo impegnati per essere più efficienti e per poter fidelizzare i nostri principali clienti. Abbiamo stanziato investimenti per oltre cinque milioni per il parco mezzi e per la ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle aree sulla Sponda Est della Darsena Toscana dove trasferiremo alcune nostre attività dal porto commerciale a seguito della riorganizzazione promossa dall’Autorità di sistema portuale della quale, come noto, beneficerà l’intero sistema porto».

Riorganizzazione, efficientamento. C’è stata anche una ricaduta positiva a livello occupazionale con alcune decine di assunzioni in più.

«Nel periodo più complicato abbiamo consolidato ed investito in formazione del personale. I risultati ottenuti sono stati il frutto di un efficientamento che è stato possibile anche grazie alla professionalità di tutti gli addetti, diretti ed indiretti. Quindi, di pari passo all’incremento dei volumi, è stato possibile incrementare il numero dei dipendenti della società e dei suoi principali fornitori».

L’aumento della vostra partecipazione ha un significato importante: credete nella società. Come immagina il futuro di Cilp?

«Non tutto dipende da noi ma vorremmo essere preparati alla ripresa dei traffici magari da origine e destinazione diverse o aggiuntive a quelle tradizionali del nostro porto. Completata la “riorganizzazione” Cilp potrà contare su una rete di spazi e magazzini in concessione dall’Autorità di sistema portuale ed in affitto da parte di privati, in primo luogo da società partecipate o controllate da Neri». 

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