Accademia di doppiaggio: Livorno diventa capitale. «Alla nostra scuola i guru del settore»
Ades e l’open day in via della Padula tra corsi e seminari coi maestri della voce: ecco i docenti big che terranno le lezioni e i seminari
LIVORNO Fino a pochi anni fa, se qualche aspirante attore livornese fosse stato interessato ad intraprendere la via del doppiaggio, non avrebbe avuto altra possibilità che spostarsi a Roma, Milano o Bologna. Oggi invece le cose sono cambiate. Grazie al progetto accademico di Giuliano Chiarello e Daniela Eritrei (Ades, associazione arte, dramma e spettacolo). Loro hanno portato in città una scuola che, ormai da un po’ di tempo, sta facendo parlare di sé per professionalità, organizzazione e, soprattutto, enormità di insegnanti coinvolti. Anche l’annata che sta per tagliare il nastro, non fa eccezione. Non solo conferma tutto il bene fatto fino a qui, ma rilancia con tante belle novità. «Domani dalle 15,30 alle 19,30 ci sarà l’open day - spiega Chiarello, noto attore labronico dal curriculum sterminato - mentre i lavori cominceranno il 26 ottobre, nella classica location dello studio BigWawe, in via della Padula 25/A, col seminario di recitazione di base. Dunque dizione, recitazione, lavoro sulla voce e tutto ciò che ne consegue: toni, i colori, i volumi. A servizio di chi è digiuno in questo settore».
La tabella di marcia prevede poi 2 prestigiosi seminari di approfondimento. «Uno con la super Paola Maffioletti e un secondo con la new entry Totò Onnis, che ho conosciuto lavorando in "Lisistrata" al Teatro di Siracusa; ed è un attore bravissimo, diplomato alla Silvio D’Amico, famoso in Puglia, straordinario nel teatro nel drammatico e nel brillante. Ha una scuola a Bari e abbiamo fatto una sorta di scambio didattico. Lui introdurrà il supporto audiovisivo: l’allievo verrà ripreso con la telecamera e dopo potrà rivedersi, capire le incertezze e come correggersi». Poi si entra nel clou della vicenda, con una fase propedeutica al doppiaggio. «Ci è stata fortemente consigliata dai nostri insegnanti, che sono enormi doppiatori: ci saranno 4 belle lezioni, per un totale di 28 ore, intensive con Daniela Eritrei, attrice e regista che ha lavorato per anni in forza al teatro di Roma, dirigendo nomi del calibro di Renato De Carmine, Glauco Onorato e Nino Castelnuovo. Lei è brava e, essendo drammaturga, ha una grande visione del testo. Una fase che verterà sul pensiero oltre la parola. Un aspetto fondamentale per il doppiaggio: disciplina nella quale siamo aiutati, certo, dall’attore che recita sullo schermo; ma il problema è dover appiccicare le nostre emozioni e la lingua italiana in chi recita, per esempio, in cinese piuttosto che in coreano. Un “buongiorno” può essere detto in mille modi, ed ognuno ha un valore diverso da un altro».
E poi due corsi di pre-doppiaggio. «Uno con Francesco Silella, grande tecnico dell’argomento. Spiegherà come si sta davanti al leggio, l’uso del microfono, la prossemica (distanza tra un attore e l’altro). In sede di doppiaggio siamo fermi davanti a uno schermo, dobbiamo individuare le varie distanze in un battito di ciglia, “portando” la voce a seconda della situazione sullo schermo. Quindi Ennio Coltorti, grande regista e actor coach: dalle sue “grinfie”sono passati attori e cresciuti doppiatori importanti come Francesco Pezzulli (Di Caprio), Gabriele Lopez (Leonard in Big Bang Theory): sottolineo che Ennio ha già chiamato due nostri allievi a Roma fare dei turni. È davvero la persona più adatta a questo punto del viaggio».
Comincerà anche il corso vero e proprio, e i docenti sono nomi più che altisonanti, come da tradizione: Luca Biagini, Luca Dal Fabbro, Giorgio Borghetti, Franca D’Amato, Pasquale Anselmo, Francesca Lucchese, Marco De Risi, Gabriele e Massimo Lopez.
«Massimo - chiude Chiarello - per me è un fratello maggiore. Abbiamo fatto mille date, tra tournée e serate varie. La sua lezione è divertente e ricca di significati. Fa capire la sua passione per questo mestiere, e racconta che sarebbe stato contento anche se non fosse diventato famoso». Info. 353/4332620 - 338/8414238; email: ades.artedrammaspettacolo@gmail.com
STORIA DI UNA SCOMMESSA
«Siamo partiti per scommessa nel 2021. Nelle difficoltà della pandemia, rispettando le normative, riuscimmo a cominciare con un corso breve da marzo a giugno. Passarono alcuni amici doppiatori professionisti, coi quali abbiamo rapporti di amicizia: Massimo Lopez, Ennio Coltorti, e anche Monica Ward. Ricordo una classe folta. E cosa importante, intercettammo subito un bel talento, che successivamente, a Roma, ha cominciato a fare turni di doppiaggio. A quel punto, visto che l’esperimento era andato bene, decidemmo di fondare una vera Accademia di doppiaggio a Livorno».
Giuliano Chiarello ricorda con emozione l’inizio del viaggio. Bilancio assolutamente positivo. «Nelle annate successive sono passati una settantina di allievi, dei quali 5 sono stati notati e hanno cominciato a lavorare. Il doppiaggio ha una forza: è uno dei pochi settori dove la raccomandazione conta poco. Perché se non hai le basi questo mestiere non lo puoi fare. La nostra peculiarità sta nei nomi importanti degli insegnanti: Riccardo Onorato la voce di Jude Law ed Eric Bana, Marco Mete (Robin Williams e Bruce Willis), Domitilla D’Amico (Scarlett Johansson), la lista sarebbe troppo lunga. Ci sono i pilastri, come Francesca Lucchese, direttrice di doppiaggio, che guarda molto al talento e lo cerca».
«Una volta si rubava il mestiere: si poteva accedere nelle sale di doppiaggio a guardare i grandi al lavoro. Si imparava così. Io ho avuto la fortuna di vedere all’opera Ferruccio Amendola, Dario Penne, Michele Gammino. Ora ci sono le scuole. Da noi hanno chiamato in tanti, affascinati da questo mondo, sono venuti per gioco, non necessariamente per vederne una professione. Persone di tutte le età, che si sono messe alla prova. I ragazzi, nella fattispecie, si impegnano moltissimo e trovano in noi una professionalità che non si trova dietro l’angolo. I nostri corsi aiutano anche nella crescita, e sono per tutti»