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Per i fossi di Livorno ecco il piano del sindaco: «Stop alle barche più larghe»

di Martina Trivigno
Un battello in navigazione sui fossi (foto d’archivio)
Un battello in navigazione sui fossi (foto d’archivio)

Salvetti: «Tante segnalazioni, ora serve una riflessione»

01 agosto 2024
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LIVORNO. «Alcune barche più grosse ci preoccupano. Non va diminuita tanto la quantità delle imbarcazioni sui fossi quanto quelle di larghezza troppo ampia». Così il sindaco Luca Salvetti che, ora, invita a una riflessione.

Nei giorni scorsi, Massimo Sanacore, governatore della Congregazione olandese-normanna ha sottolineato, attraverso le pagine del Tirreno, che «i fossi non reggono più e che occorre alleggerire la presenza delle barche da subito, non rinnovando più le sub concessioni ai singoli che cessano in modo da liberare piano piano tratti di fosso». Per il primo cittadino, però, la soluzione non è questa anche se l’attenzione deve restare alta. Sì, perché adesso- secondo quanto si apprende – i fossi iniziano a diventare troppo “trafficati”: un po’ è colpa delle barchette ormeggiate ai lati del fosso che inevitabilmente ingombrano, un po’ della larghezza di alcune imbarcazioni che navigano lungo i canali (i problemi maggiori si presentano perlopiù con quelle più larghe di quattro metri). Ed ecco che si crea una sorta di imbuto con le barche che hanno difficoltà a scambiarsi, soprattutto in alcuni tratti.

Uno degli ultimi episodi risale a un paio di giorni fa quando, nei pressi di piazza Cavour, un battello di larghezza superiore ai quattro metri si è scontrato con una barchetta con a bordo una famiglia (nessuno è rimasto ferito). E stando a quanto riportato da chi ha assistito alla scena, l’imbarcazione ha tirato dritto, urtando però altre barchette che si trovavano ormeggiate lungo il fosso, prima di riprendere la navigazione senza difficoltà. Da qui la necessità di trovare una regolamentazione del traffico delle barchette sulla strada d’acqua della città.

Anche il sindaco Salvetti spiega che negli ultimi tempi si sono moltiplicate le segnalazioni da parte dei cittadini. «Ho già segnalato la questione all’ammiraglio Gaetano Angora, comandante del porto di Livorno – sottolinea il primo cittadino – . È importante invitare tutti quanti a un’attenta riflessione su questo tema».

Piero Mantellassi, presidente del Consorzio nautico di Livorno, specifica che non è contrario alle barche che trasportano turisti lungo i fossi, anzi, visto che offrono una prospettiva della città originale e inedita per i più, ma tutto – specifica – deve seguire determinate regole per non “intasare” i canali navigabili. «È appena stato dato il permesso di navigare nei fossi, trasportando turisti, a un barcone troppo grande per circolare in questo corso d’acqua ormai molto intasato dalle barche ormeggiate dei nostri circoli – spiega Mantellassi – . La competenza sulla navigazione dovrebbe spettare alla Capitaneria di porto mentre le concessioni spettano all’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale ancora per poco, data la decisione di lasciarle. Con la fine dell’anno dovrebbero infatti passare al Comune che però sta resistendo. Insomma, la situazione sui fossi è abbastanza complessa. «Alcuni circoli nautici hanno commesso abusi – prosegue il presidente Mantellassi – . È recente, infatti, l’inchiesta della guardia di finanza e noi, come consorzio, cerchiamo di moralizzare. I presidenti dei circoli nautici sono responsabili e spesso cambiano con i nuovi che spesso non sono al corrente delle regole».

Secondo quanto specificato dal presidente del Consorzio nautico di Livorno, nella fase pre-elettorale «il sindaco Salvetti annunciò di voler creare una commissione paritetica con Comune, Authority e Consorzio per gestire la complessità dei problemi legati ai fossi».

«Ho sentito il primo cittadino in questi ultimi giorni e forse riusciamo ad accelerare il processo alla luce degli ultimi eventi», conclude Mantellassi.


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