Livorno e i 120 anni delle sue Terme del Corallo
Il 31 luglio del 1904 l’inaugurazione. Ieri, oggi e il sogno di vederle finalmente rinascere come Uffizi al mare
LIVORNO. Centoventi anni da quell’inaugurazione in pompa magna. Lo stabilimento "Acque della Salute" (conosciuto anche col nome Terme del Corallo) fu inaugurato il 31 luglio 1904, ma le prime sorgenti di acqua salso-iodica furono scoperte nel 1854 a nord est della città. Il grande complesso in stile liberty, oggi al centro di lavori di restyling e un grande progetto di ristrutturazione in corso (una prima parte legata alla sala della Mescita doveva già essere pronta) che ne faranno gli Uffizi al Mare con mostre e attività culturali legate all’operazione degli Uffizi diffusi, conobbe la sua stagione magica negli anni della Belle Epoque, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "Montecatini al mare".
Ieri il centro della vita mondana, d’elite. Anche Livorno era fulcro della dolce vita dell’epoca. Oggi la “nuova vita” vera delle Terme è legata mani e piedi alla demolizione del cavalcaferrovia. Così chiede (pretende) la direzione delle Gallerie degli Uffizi: l’ex direttore Eike Schmidt più volte intervistato dal Tirreno ne aveva fatto una sorta di mantra.
Fin dalle origini, si sviluppò comunque anche l'attività di imbottigliamento, che dopo la 2ª guerra mondiale si sviluppò in senso industriale rimanendo così l'unico segno vivo delle Terme del Corallo. Già, perché dagli anni '40 in poi l'attività termale iniziò a diminuire, a causa dell'affievolirsi dell'acqua delle sorgenti, per poi cessare nel dopoguerra. A fianco dell'attività di imbottigliamento (acqua, ma anche bibite come la Coca-Cola), il padiglione centrale diventò una sala da ballo è continuò ad ospitare grandi feste e cerimonie. Fino al 1966. Acquistata per essere trasformata in una discoteca-night club, il complesso fu danneggiato da un incendio nel 1968. Seguì la costruzione del cavalcaferroivia e fu il colpo di grazia per le Terme, appunto. Dal 1982 l’abbandono.
Grazie a due associazioni di volontariato, Reset da una parte e Terme del Corallo onlus dall’altra, la grande bellezza livornese nel corso degli anni a partire da una ventina di anni fa torna gradualmente a farsi ammirare, dopo l’abbandono più totale.
Attività di valorizzazione culturale e grande lavoro di cura, passione manutenzione sul campo da parte dei volontari Reset tolgono le Terme del Corallo da quella discarica di rifiuti e di degrado che era diventata. Tornano a vivere i suoi sotterranei, con le vasche e le bellezze del tempo che fu.
VERSO GLI UFFIZI DEL MARE
Una prima mostra era prevista entro maggio, prima delle elezioni. Ma le complicazioni in un cantiere così complesso non mancano. Il sindaco Luca Salvetti va avanti. Per lui il mandato e quel progetto degli Uffizi al Mare è una delle sue bandiere. Il maxi progetto milionario degli Uffizi al Mare non è in discussione. La prima esposizione sarà fatta alla Sala della Mescita. “La città tornerà alle Terme”, ha detto sempre Salvetti.
Il progetto vede dentro Comune, Galleria degli Uffizi, Regione e Sovrintendenza rispetto al futuro del complesso termale. Uffizi al Mare come fulcro dell'attività culturale livornese, crocevia di turisti e una porta d'ingresso dignitosa e adeguata ad una città come Livorno, che ne valorizzerà l'aspetto artistico e urbanistico.
La certezza di quel che sarà viene ribadita con forza dal Comune. Allo stesso modo appare normale agli addetti ai lavori imbattersi in imprevisti, durante interventi di restauro così storici e delicati come quello cominciato nel giugno 2022 al complesso liberty costruito sotto la direzione di Angiolo Badaloni forte delle sue storiche cinque sorgenti: Sovrana, Corallo, Valle Corsia, Preziosa, Vittoria. E che oggi sta rinascendo grazie ai fondi del Bando delle Periferie, per un importo totale di 2.200.000,00 euro. L'idea è stata quella di partire con questo primo progetto di restauro per poi proseguire in modo graduale, data la vastità del complesso, nel recupero sia delle strutture che degli spazi aperti. Decori e complicazioni. Rispetto a complicazioni emerse nel tempo, come raccontò anche la progettista e responsabile dei lavori Melania Lessi, non sono mancate sui decori nella Sala della Mescita che oggi è tornata coi colori del tempo che fu.
E ancora complicazioni sull’obelisco (quello di destra guardando l’edificio centrale): era una delle due storiche biglietterie, le sue condizioni sono più precarie del prevedibile. Ad oggi è stato ingabbiato con un ponteggio che tiene ferma la struttura e presto anche l’altro, quello di sinistra che non fa parte del primo lotto dei lavori, sarà comunque messo in sicurezza. Anche il restauro degli infissi appare più complesso del previsto.
I lavori di restyling sono portati avanti dalla società Frangerini (capofila) insieme ad altre aziende del territorio. In questa prima parte dei lavori che sarà terminata nei prossimi mesi sono compresi, quindi, il restauro della Sala della Mescita che è già stato ultimato, l’installazione degli impianti, i lavori alla cabina di trasformazione, gli interventi alla copertura del colonnato, il restauro dei decori del soffitto, il rifacimento completo della copertura di quelli che erano gli appartamenti attigui alla Sala della Mescita, così come procede la sistemazione del giardino centrale che per la sua conformazione e per l’adiacenza alla sala polivalente, potrà ospitare eventi culturali analoghi a quelli della sala, utilizzando a supporto gli stessi locali di servizio. «Qui – continua Lessi – troveranno spazio servizi igienici e due uffici, al primo piano è stato cambiato il progetto e anche quei locali diventeranno uffici di supporto all’attività degli Uffizi del Mare».
IL BRINDISI
Un video con foto d’epoca fa da sfondo al discorso inaugurale del prof, Giovan Battista Queirolo declamato dalla voce di Simone Lenzi. Tornano a vivere (almeno così) le Terme del Corallo, stasera mercoledì 31 luglio alle 19,30 Terme del Corallo onlus al villaggio delle associazioni di Effetto Venezia, sugli scali Fonocchietti.
«Il nostro scopo - dicono da Terme del Corallo onlus - è quello di divulgare la storia dello Stabilimento termale delle Acque della Salute così da formare una corretta conoscenza affinché se ne possa apprezzare l’importanza architettonica, decorativa e storica, e si possano generare eventi e situazioni che portino al recupero dell’intera struttura Liberty. Noi saremo lì con amici ed amiche coinvolti e coinvolte in vario modo da quella avventura fantastica che oggi compirà 120 anni. Brinderemo con Silvia Inghilleri, Eleonora Provenzano, Stefano Ceccarini, Rosa Anzani, tutto il consiglio della associazione e molti altri». l