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Caldo torrido a Livorno, i consigli del medico Angeletti: «Ecco come evitare le insolazioni»

Caldo torrido a Livorno, i consigli del medico Angeletti: «Ecco come evitare le insolazioni»

Sono soprattutto a rischio di colpo di calore anziani, bambini e malati cronici. Il corretto uso dell’aria condizionata

15 luglio 2024
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LIVORNO. «Il caldo non deve essere sottovalutato: può creare problemi soprattutto ad anziani, bambini e anche a chi soffre di più patologie e per questo è fondamentale imparare a difendersi». Massimo Angeletti è il responsabile del dipartimento di Medicina generale per Livorno ed è anche il segretario provinciale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) ed è lui a spiegare quali sono i rischi e al tempo stesso a dare dei consigli su come affrontare il caldo infernale dei prossimi giorni (almeno fino a sabato): colpa dell’anticiclone africano con temperature che sul mare potranno raggiungere i 35 gradi e addirittura i 40 nell’interno.

Il fattore umidità

Secondo quanto spiegato dal medico, i rischi maggiori sono legati soprattutto a temperature che superano i 33-35 gradi e con un tasso di umidità molto elevato che di fatto impedisce la corretta traspirazione. «Ed è allora che possono esserci problemi di aumento della temperatura corporea che si manifesta sotto forma di insolazione o colpo di calore – sottolinea il dottor Angeletti – . In questi casi i sintomi più comuni sono febbre, vertigini, nausea, mal di testa e brividi di freddo». Contro il caldo estremo, uno dei nemici più temibili – precisa – è la disidratazione «dovuta all’eccesso di sudorazione che non è però compensata dall’introduzione adeguata di liquidi». Ed è proprio per questo che la prevenzione diventa fondamentale.

Obiettivo prevenzione

Su questo tema – tiene a precisare Angeletti – «le misure preventive sono più o meno note a tutti. Il problema, però, è che essendo considerate abbastanza scontate spesso le persone le sottovalutano o, peggio, le ignorano. Nulla di più sbagliato: devono essere tenute di conto soprattutto da chi è davvero a rischio. Le persone sane, giovani e che non soffrono di patologie croniche difficilmente possono andare incontro a problemi, a meno che non esagerino in comportamenti sbagliati». Invece non è così per anziani, bambini e chi soffre di più patologie come, ad esempio, diabete, scompenso cardiaco e malattie croniche, che possono essere accentuate dall’eccesso di calore. «Ecco perché noi medici ripetiamo di non uscire nelle ore più calde e di idratarsi molto – sottolinea Angeletti – . Mi preme fare un appello ai nostri pazienti: non modificate in modo autonomo le terapie in funzione di quello che sentite dire e dei consigli del vicino di casa o della persona apparentemente più esperta. Chi segue terapie croniche, se pensa che sia opportuno modificare o le terapie o i loro dosaggi nel corso di queste ondate di caldo, è bene che si rivolga al proprio medico curante che conosce bene la situazione. Spesso noi medici vediamo in questa fase dell’estate persone che autolimitano i medicinali senza dire nulla e andando incontro a rischi che potrebbero evitare contattando il medico con una semplice telefonata e chiedendo suggerimenti».

Un ambulatorio ad hoc

E l’obiettivo dei medici di famiglia di Livorno è quello di offrire ai loro pazienti un punto di riferimento con l’apertura di un ambulatorio per affrontare proprio l’emergenza caldo. «La dottoressa Cinzia Porrà, direttrice dei servizi territoriali dell’Asl Toscana nord ovest, con cui noi medici di medicina generale ci interfacciamo in una collaborazione molto proficua e positiva, ci ha comunicato che dovrebbe essere attivato, dal 20 al 30 agosto, un ambulatorio pronto a rispondere a eventuali esigenze di quei pazienti che per qualche motivo non riuscissero a contattare il proprio medico di famiglia che resta il punto di riferimento principale per il paziente – sottolinea Angeletti – . – Il condizionale è d’obbligo perché dipenderà dalla possibilità di trovare giovani medici che siano disponibili a coprire l’ambulatorio».

Buone pratiche al mare

In ogni caso i buoni comportamenti per proteggersi dal caldo devono essere adottati sempre, anche al mare. «Attenzione dunque anche a un’esposizione al sole eccessiva e non protetta – precisa il medico – . Tra i consigli più comuni che diamo c’è quello di mantenersi sempre idratati, bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, e di consumare frutta e verdura di stagione in abbondanza. Ricordiamo inoltre di indossare indumenti di fibre naturali o che comunque garantiscano la traspirazione».

L’aria condizionata

Bene mantenere la propria casa e il luogo di lavoro freschi, ma attenzione all’uso dell’aria condizionata. «Molti la usano in maniera impropria – conclude il dottor Angeletti – . È fondamentale che l’aria condizionata venga regolata intorno ai 25-26° C con la funzione di deumidificatore che è quella più importante. Ricordo infine che non dovrebbe mai esserci una differenza superiore ai di 4-5° C tra la temperatura esterna e quella interna: è importante, infatti, evitare sbalzi che potrebbero essere dannosi al momento dell’uscita da casa. Un altro consiglio è quello di pulire regolarmente i filtri dove di solito si accumulano sporco e batteri che possono comportare anche infezioni. Queste buone pratiche devono essere seguite alla lettera per garantire la salute soprattutto delle persone più fragili».

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