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Livorno, sette giorni di caldo infernale. «Oltre 35 gradi sul lungomare». I luoghi da evitare (che non tutti forse sanno)

di Stefano Taglione

	Persone ieri al mare a Livorno (foto Franco Silvi)
Persone ieri al mare a Livorno (foto Franco Silvi)

Il meteorologo Lorenzo Catania: «Nelle aree interne si arriverà a 40». Perché nelle ore più calde è meglio evitare zone boschive e i parchi della città

14 luglio 2024
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LIVORNO. «Il caldo di questi giorni è destinato ad aumentare ulteriormente e, almeno fino a sabato, subiremo le conseguenze dell’anticiclone africano con temperature che sul mare potranno raggiungere i 35 gradi e più nell’interno i 40. Il picco potrebbe arrivare subito dopo giovedì, bisogna sperare nella brezza che può far scendere la colonnina di mercurio a 28 gradi. Raccomando ai livornesi di non frequentare i parchi o le aree boschive cittadine nelle ore più calde, andandoci la sera».

A parlare è il meteorologo livornese Lorenzo Catania, 48 anni, punto di riferimento del settore in città e non solo, con un recente passato anche nel mondo della politica, dato che alle ultime elezioni comunali si è candidato come consigliere con la lista "Buongiorno Livorno" a sostegno di Valentina Barale (Primo polo).

Catania, in questi giorni anche a Livorno fa caldissimo. Siamo solo all’inizio di un’ondata di caldo intenso?

«Sì, il caldo purtroppo è destinato ad aumentare ancora. Nei prossimi tre o quattro giorni assisteremo a una crescita delle temperature di uno o due gradi, con il picco che arriverà con ogni probabilità fra giovedì e sabato. Abbiamo davanti una settimana complicata da questo punto di vista».

Che temperature raggiungeremo a Livorno?

«Trentacinque gradi se non c’è la brezza, mentre se tira vento all’incirca 28. Nell’interno farà più caldo e potremmo arrivare a 40 gradi». 

Dopo un giugno dal meteo decisamente instabile, c’è stato quindi un evidente cambiamento climatico.

«Diciamo che può far parte di un’estate normale, almeno al giorno d’oggi. Questa settimana chiaramente a Livorno non dovrebbero esserci piogge, ma calore intenso sì. In totale arriveremo a una decina di giorni scanditi dall’anticiclone africano. Sono molti, considerando anche che ormai sono condizioni climatiche che capitano due o tre volte ogni estate, sempre più frequentemente quindi rispetto al passato. Le conseguenze dell’anticiclone africano risultano dunque più frequenti e più lunghe».

Sarà un caldo più umido o più secco?

«Dipende dalla brezza. Il caldo umido per le persone risulta sicuramente peggiore in termini di percezione, soprattutto a livello di sudorazione».

Che consigli dà alle persone che vogliono uscire di casa e, allo stesso tempo, non incorrere in queste tremende ondate di calore?

«Innanzitutto non seguire il mio esempio, che ora (è il primo pomeriggio quando lo contattiamo ndr) sto camminando sotto il sole per fare una passeggiata alla fine dell’orario lavorativo. Voglio però dire una cosa che magari non molti sanno: quando gli esperti raccomandano di non uscire nelle ore più calde della giornata, bisogna considerare che con il traffico, sommato alla normale attività vegetativa delle piante (la fotosintesi), si sviluppa una grande quantità di ozono nell’aria che può portare a problemi di respirazione più o meno gravi a seconda delle condizioni di salute della persona. In particolare, quindi, è bene evitare di frequentare le zone boschive e i parchi della città, proprio perché vi è questa combinazione non favorevole. Meglio andare in campagna, perché in ambiente urbano si possono incontrare fastidi maggiori. Nei parchi cittadini, quindi, meglio andarci la mattina presto o la sera, non nelle ore centrali del giorno proprio per evitare queste sgradevoli conseguenze».

Che agosto ci aspetta?

«I modelli ci indicano temperature oltre le medie stagionali e sembrerebbero tendenzialmente abbastanza affidabili. Agosto potrebbe essere quindi più simile all’attuale luglio, che allo scorso giugno. Potremmo avere quindi ulteriori ondate di calore per il resto dell’estate».

C’è il rischio di piogge o grandinate come sta avvenendo nel Nord Italia?

«Sì, c’è questa spada di Damocle. Dopo così tanto calore accumulato è possibile che, come accaduto nel Nord Italia, si formino perturbazioni medio-forti, con piogge intense e grandinate. Ciò che è successo in questi giorni nell’Italia settentrionale, in effetti, ce lo dimostra. Nei prossimi giorni, tuttavia, a Livorno non c’è questo rischio: le previsioni meteorologiche ci indicano una sostanziale stabilità da questo punto di vista, con un aumento delle temperature e la generale assenza di perturbazioni».

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