Anziana buttata giù per le scale e rapinata mentre torna dal supermercato
Livorno, la vittima è una donna di 79 anni che stava rientrando a casa con un carrellino a tre ruote: «Mi ha tirato via con quello, rubandomi la borsa»
LIVORNO. Stava rientrando a casa dal fare la spesa. Anna Matilde Pettinelli, 79 anni, apre il portone del suo condominio e si avvia verso il suo appartamento col carrellino a tre ruote, di quelli per salire comodamente le scale. Proprio lungo il tragitto, al piano terra, incontra un uomo: «Buongiorno, posso aiutarla?». «No, grazie, sto aspettando che scendano gli inquilini del terzo piano...».
Ma è una bugia. Perché il bandito – descritto come un uomo non molto alto e di carnagione bianca, molto probabilmente livornese o comunque italiano – la aggredisce da dietro, tirandole via il carrellino con sopra la borsa (con i documenti e i soldi contenuti nel portafogli) e fuggendo. Mentre lei, ferita e sanguinante a terra, urla e chiede aiuto ai vicini. È una terribile rapina quella avvenuta poco prima delle 11 di lunedì 31 ottobre in uno stabile di via Liguria, nel quartiere di Coteto, perché vede come vittima un’anziana. Una donna che stava tornando dal supermercato e che ha rischiato, visto che ha sbattuto la testa sui gradini, perfino di morire.
A soccorrerla, per fortuna non in condizioni gravi, un’ambulanza della Svs di via San Giovanni, con a bordo i volontari. La diagnosi parla di una doppia ferita su braccia e gambe e di un trauma cranico: «Mi ha sbattuto giù per le scale», è stato il racconto della signora ai vicini di casa. Dirimpettai che sono accorsi immediatamente: «Ho visto la signora ferita e sanguinante da una gamba sulle scale – commenta un abitante del palazzo – e siamo sconvolti: una cosa del genere, qua, non era mai accaduta. Adesso parleremo con l’amministratore di condominio per installare delle telecamere di sicurezza. Io, a casa mia, farò lo stesso. La signora ha rischiato di farsi veramente del male, visto che è caduta dopo essere stata aggredita alle spalle. Raccomanderemo a tutti di non aprire la porta a nessuno e di non fidarsi degli sconosciuti. Questa era una persona pericolosa che non ha avuto pietù per Anna...». Sul posto, dopo l’allarme al 112, è immediatamente intervenuto un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura.