Il ritorno di Cosimi: «Voto non scontato i cittadini conoscono i rischi della destra»
L’ex sindaco: «Conteniamo il numero di astenuti»
Livorno Azione e Italia Viva con Calenda – il cosiddetto Terzo Polo – presenta le sue candidature ufficiali sul territorio in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre: Alessandro Cosimi (collegio uninominale Camera Livorno), Massimo Vitrani (collegio uninominale Senato Pisa-Livorno) e Isabella Martini (collegio plurinominale Camera Livorno-Siena-Arezzo-Grosseto).
«Il terzo polo - spiega Enzo De Lauretiis, delegato all’assemblea nazionale di Azione - è la casa dei riformisti, dei progressisti, degli europeisti, di chi non ha trovato un luogo politico con cui identificarsi. Ha come obiettivi ben chiari il recupero dei voti nell’area del non voto, tra delusi e sfiduciati. E punta alla stabilità del Paese attraverso la realizzazione dell’Agenda Draghi».
Un’introduzione necessaria per preparare il terreno ai protagonisti della sfida politica. «Mi sono avvicinata ad Azione nel periodo della pandemia - spiega Martini, avvocata -, dopo essermi letta tutti i programmi presenti nel panorama politico italiano. E mi ha colpito il manifesto iniziale di Calenda. Mi sono quindi avvicinata al partito e ho conosciuto tante persone valide, con voglia di fare e di cambiare. Un modo diverso di fare politica per me esiste. Non bisogna appiattirsi sui due poli che negli ultimi trent’anni hanno rovinato il nostro paese. Occorre parlare di uguaglianza e opportunità. Credo che sia fondamentale ridare la speranza ai ragazzi che qualcosa si può fare, rilanciando la meritocrazia».
La parola passa a Cosimi, ex sindaco, di professione medico, attualmente direttore dello screening dell’Asl Sud Est. «Arriviamo a queste elezioni - dice - con l’idea generalizzata che ci possa essere un esito scontato. Personalmente sono convinto che invece ci sarà un’ampia riflessione da parte dei cittadini su quelli che sono i rischi di alcuni esiti, come la vittoria del centro-destra e le conseguenze che potrebbe avere nei rapporti con l’Europa; ma anche per la guerra in atto, che mi preoccupa». E aggiunge. «Le elezioni cambiano l’Italia: nei rapporti internazionali, nelle modalità di approcciarsi al futuro. E importante è contenere il numero degli astenuti. Un numero elevato sarebbe un segnale drammatico in chiave cambiamento».
Cosimi solleva altre questioni. «Non è vero che non esiste più destra o sinistra. Occorre stare nel solco del dettato costituzionale, va chiesto a tutti i potenziali governanti. Il celebrato voto utile, è statico, non prende atto del fatto che non siamo in grado di dare soluzioni ai problemi, abolendo le furberie. Per noi le soluzioni nazionali hanno anche risvolti regionali. Sarebbe un grande risultato pensare che le cose buone per un territorio non sono trasversali agli schieramenti, ma sono guardate in maniera tale che risolvere sia meglio che vincere riaprendo un problema».
Entusiasmo nell’intervento di Vitrani, anche lui, come Martini, all’esordio. «Il nostro movimento ha attenzionato Livorno e si è basato per le candidature sul merito delle persone, a prescindere dalla loro esperienza politica. Noi siamo un polo liberale, perché con la libertà si crea ricchezza. Ma i cittadini devono partire dalla stessa linea, avere pari opportunità. Ed è qui che subentra lo stato, l’importanza della sanità, dell’istruzione, della giustizia. Serve un intervento nei campi dove si garantiscono le pari opportunità, che non deve tuttavia sfociare in un mero assistenzialismo. Occorre la rivoluzione culturale. Dobbiamo dare al merito un valore fondamentale». l