Che cos’è, come si riconosce e da che cosa è provocata
La meningite fa paura perché compare all'improvviso e nel giro di poche ore può arrivare a uccidere, come purtroppo è successo negli ultimi mesi in Toscana. Cerchiamo di capire con quale malattia abbiamo a che fare
1) CHE COS’È LA MENINGITE?
È un'infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono encefalo e midollo spinale.
2) DA CHE COSA È PROVOCATA?
Gli agenti patogeni possono essere molti ma le forme più comuni sono di tipo virale o batterico. La meningite virale, detta anche asettica, non è contagiosa e i pazienti possono ristabilirsi nel giro di una settimana. La meningite batterica può essere causata da vari tipi di batteri ma i più comuni sono il meningococco - B e C - lo pneumococco e l'hemophilus influenzae di tipo B.
È bene concentrarsi sulla meningite da meningococco, detta anche purulenta per il fatto che i batteri producono pus nell'encefalo, che è quella maggiormente contagiosa e può dunque provocare fenomeni di tipo epidemico. Si tratta di una malattia che colpisce bambini, ragazzi e giovani adulti (fino ai 40 anni circa) ed è causata da un patogeno estremamente aggressivo: il meningococco infatti non va a colpire le persone fragili, malate o anziane, bensì soggetti sani, giovani e con difese normali.
3) COME SI RICONOSCE QUESTO TIPO DI MENINGITE?
I sintomi sono essenzialmente tre: febbre alta, forte mal di testa e rigidità alla nuca, al punto che il malato è incapace di flettere la testa sul collo. Possono esserci poi nausea insistente e vomito, fotofobia, sopore, e talvolta eruzioni cutanee. Nel neonato o nel bimbo molto piccolo la diagnosi è particolarmente difficile anche perché non sempre c'è febbre. Segni della malattia possono essere la fissità dello sguardo, il torpore, il rifiuto del cibo, la comparsa di macchie di color rosso scuro sulla pelle e poi il fatto che il piccolo getti la testa all'indietro e inarchi la schiena.