Il Tirreno

Livorno

ERIKA E JACOPO

«Ci davano dei pazzi ma adesso apriamo il secondo negozio»

«Ci davano dei pazzi ma adesso apriamo il secondo negozio»

LIVORNO. Trentuno anni lui, ventisette lei, una storia d’amore di 6 anni, un bambino di un anno (Diego) e ben due attività aperte nel giro di un anno e mezzo. Sono questi i numeri di Erika Carrai e...

06 settembre 2013
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LIVORNO. Trentuno anni lui, ventisette lei, una storia d’amore di 6 anni, un bambino di un anno (Diego) e ben due attività aperte nel giro di un anno e mezzo.

Sono questi i numeri di Erika Carrai e Jacopo Baldi, giovane coppia di fatto che dopo anni di lavori precari e di ricerca di stabilità hanno deciso di scommettere su se stessi. E hanno vinto. Così, dalla loro energia e voglia di mettersi in gioco, un anno fa è nata la “Surgelateria san Jacopo” in Via Malta 14, poi, circa tra mesi fa, Erika e Jacopo hanno “raddoppiato” aprendo un secondo negozio, “L’angolo dei surgelati” in Via Lopez 32 dove normalmente opera Jacopo, mentre Erika è rimasta a gestire Via Malta. Due attività che offrono a due quartieri la possibilità di accostarsi ad una vasta gamma di prodotti surgelati, soprattutto ittici ma non solo, senza necessità di spostarsi verso supermercati o rivendite fuori zona, rilanciando l’idea di piccola bottega.

«Per anni abbiamo lavorato entrambi nel mondo del sociale con una cooperativa – raccontano i due giovani – poi i contratti sempre più precari e i pochi soldi ci hanno spinto a cambiare settore e così abbiamo collaborato nella gestione di un ristorante». Ma anche il ristorante, dopo qualche anno, chiude. Il proprietario (il papà di Jacopo) va in pensione e decide di cessare l’attività e per Jacopo e Erika comincia la corsa alla ricerca di un lavoro. «Abbiamo mandato curriculum ovunque – spiega Jacopo – ma visto il difficile momento economico si sono rivelati tutti dei buchi nell’acqua. Così abbiamo deciso di puntare su di noi. Certo, è un salto nel vuoto anche questo, ma qui, nei nostri negozi, possiamo dare sempre il massimo e cercare di risalire la china con nuove idee. Quando sei dipendente e ti mettono alla porta non puoi far altro che uscire. Nel frattempo Erika era rimasta incinta e abbiamo pensato di dare priorità alla stabilità».

Grazie ai loro risparmi e all’aiuto dei genitori la coppia ha così aperto il loro primo negozio. «Abbiamo scelto i surgelati perché conoscevamo un po’ il settore dalla nostra esperienza nel mondo della ristorazione e guardando i dati abbiamo visto che il settore soffriva meno la crisi di altri». Non solo Erika e Jacopo da sempre amano stare a contatto con il pubblico, «ci piaceva l’idea di rilanciare la piccola bottega in cui il cliente può creare anche un rapporto con il negoziante. Per noi è importante far sentire i nostri clienti a casa, anche per questo abbiamo scelto di non mettere un bancone, in modo da non creare nessun tipo di divisione».

Sono bravi Erika e Jacopo, tanto da aver aperto due negozi nel giro di un anno e mezzo. «Vogliamo ringraziare il quartiere S.Jacopo e Fabbricotti per la meravigliosa accoglienza dataci. I nostri amici ci davano dei pazzi quando stavamo per aprire la prima attività, ora tutti stanno seguendo i nostri passi e stanno pensando di aprire piccole attivitò, abbiamo fatto da apripista, forse fdato un po’ di coraggio».

Concreti e con i piedi, ma soprattutto sorridenti: «Per aprire il secondo negozio abbiamo deciso di non prendere ferie. Stiamo lavorando ininterrotamente, ma siamo felici perché questo nostro successo l’abbiamo creato noi, solo noi, insieme, come dal primo giorno che ci siamo conosciuti».

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