Assalto al portavalori sull'Aurelia, dove erano diretti i soldi (oltre 4 milioni) delle pensioni. È caccia ai banditi – Video
Il gruppo armato, specializzato in rapine di questo tipo, ha intercettato i due portavalori del Gruppo Battistolli poco dopo la loro partenza a Cecina
SAN VINCENZO. Le ricerche della banda responsabile dell’assalto ai furgoni portavalori della società Battistolli proseguono senza sosta. Dopo una notte di operazioni senza esito, i carabinieri continuano a perlustrare la zona, anche con l’ausilio di elicotteri dotati di visori notturni. Secondo le indagini, il commando sarebbe composto da almeno nove persone e avrebbe messo a segno un colpo da circa 4 milioni di euro.
Venti colpi sparati
La Procura di Livorno ha avviato un'inchiesta per rapina, affidando le indagini ai carabinieri del nucleo investigativo di Livorno, con il supporto della compagnia di Piombino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, durante l'assalto sono stati esplosi almeno 20 colpi, inclusi spari con armi lunghe diretti alla parte frontale del primo furgone portavalori della Battistolli, che apriva il convoglio. I rapinatori hanno anche sparato colpi in aria come atto intimidatorio per costringere le cinque guardie giurate a scendere dai veicoli. Fortunatamente, nessuno dei membri della sicurezza è rimasto ferito, ma sono stati tutti disarmati.
L'intero colpo è stato eseguito in pochi minuti: i rapinatori hanno trasferito il denaro su tre suv di colore grigio e uno scuro, tra cui due Volvo e un Volkswagen. Per garantire una fuga più sicura, hanno dato fuoco ai furgoni utilizzati per il trasporto, poi si sono allontanati in direzione sud, riuscendo a far perdere le loro tracce.
I soldi delle pensioni
Il gruppo armato, specializzato in rapine di questo tipo, ha intercettato i due portavalori del Gruppo Battistolli poco dopo la loro partenza dalla sede di San Pietro in Palazzi, a Cecina. Uno dei mezzi trasportava quattro milioni di euro destinati al pagamento delle pensioni negli uffici postali della provincia di Grosseto, mentre l’altro viaggiava vuoto. Entrambi erano diretti alla filiale grossetana, dove si trova il caveau. Da oggi, sabato 29 marzo, il denaro sarebbe stato distribuito progressivamente agli uffici postali della Maremma. Ora è caccia ai banditi, con posti di blocco in numerosi punti della Toscana.
La riflessione del sindaco di San Vincenzo
«Quanto è successo lascia senza parole, immagini da film quelle che abbiamo ricevuto tutti sui nostri smartphone e che ancora fatichiamo a inquadrare nei piani del reale. Momenti di preoccupazione e paura quelli che hanno seguito il circolare delle prime notizie, momenti di apprensione per i propri cari fuori casa». Così il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, racconta l’assalto al portavalori sull’Aurelia a San Vincenzo.
«Voglio, fortemente, ringraziare le forze dell’ordine, che hanno agito tempestivamente, i vigili del fuoco, tutti i volontari e anche i cittadini di San Vincenzo che hanno segnalato prontamente il fatto. Da subito la macchina comunale si è mossa in modo impeccabile, dapprima con la polizia municipale che è intervenuta inizialmente sul luogo dei fatti e si è poi impiegata per mantenere ordine sulla viabilità, rimanendo a lavoro fino ad adesso. I miei più sentiti ringraziamenti vanno agli agenti in turno quest'oggi e a chi è rientrato in servizio per aiutare i colleghi e la cittadinanza. Allo stesso modo voglio dire grazie ai reperibili delle squadre esterne che hanno dato una mano. È importante vedere come San Vincenzo sia unita nei momenti di bisogno».