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Terremoto in Toscana, scossa di magnitudo 4.9 in provincia di Firenze: crolli in alcuni edifici. Martedì scuole chiuse a Marradi e Palazzuolo


	I danni per il terremoto nel Mugello (foto Giuseppe Boi)
I danni per il terremoto nel Mugello (foto Giuseppe Boi)

L’epicentro nel comune di Marradi: centinaia di persone in strada e 70 edifici lesionati. Oltre 80 scosse nell’arco di 8 ore. Il ministro Musumeci: «Si registrano crolli di cornicioni e lesioni in alcune strutture»

18 settembre 2023
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FIRENZE. Una scossa di terremoto magnitudo 4.9 (e non 4.8 come riportato in un primo momento) ha colpito nella mattina di lunedì 18, alle 5.10, il comune di Marradi, in provincia di Firenze. Lo riferisce l'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il sisma è stato avvertito in tutta la Toscana e nelle regioni limitrofe, compresa l'Emilia-Romagna e le Marche. Attivata la Protezione civile per assistere la popolazione. Intanto, è in corso uno sciame sismico, con scosse fino a 3.3. di magnitudo.

Si segnalano crepe in alcune strutture: sotto attenzione alcuni edifici e chiese a Marradi, in particolare Popolano, Cardeto e Sant'Adriano, e a Palazzuolo sul Senio. A scopo preventivo la struttura di Villa Ersilia, residenza per anziani di Marradi, sarà evacuata: l'Asl ha già attivato le operazioni di trasferimento dei 30 anziani presenti.

«Ad una prima verifica - spiega il presidente della Regione Eugenio Giani - risultano circa settanta edifici lesionati: la maggior parte a Marradi, chiaramente. Le verifiche effettuate a Borgo San Lorenzo, dalle strade alle scuole all'ospedale, non hanno rilevato criticità. Oggi le scuole di tutto l'Alto Mugello sono rimaste chiuse, anche nei paesi del Comune di Borgo San Lorenzo più vicini all'epicentro. Domani (martedì 19 settembre) comunque la maggior parte sarà di nuovo aperta".

LE SCUOLE CHIUSE E QUELLE APERTE IL 19 SETTEMBRE

Con due ordinanze dei sindaci si è stabilito che le scuole di Marradi e Palazzuolo sul Senio resteranno chiuse anche domani a causa del terremoto. Alunni di nuovo in aula invece a Borgo San Lorenzo.

MUSUMECI: VERICHE ANCHE SUI PONTI

«L'Ingv e il dipartimento nazionale della protezione civile seguono 24 ore su 24 l'evolversi della situazione nella zona epicentrale dove, come ormai è noto, oltre a uno spavento generale, si registrano crolli di cornicioni e lesioni in alcuni edifici». Così all'Adnkronos Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare in merito alla scossa di terremoto che ha colpito al confine tra la Toscana e l'Emilia Romagna. «Si tratta di un sisma particolarmente avvertito, considerata la sua potenza, ad alcune decine di chilometri a nord di Firenze tra il capoluogo della Toscana e Forlì. Si tratta di un'area dell'Appennino particolarmente vulnerabile, tenuto conto che nell'ultimo ventennio si sono già registrati sette eventi sismici significativi». Il ministro continua: «Mi auguro che i presidenti delle due regioni vogliano disporre una verifica statica e strutturale delle infrastrutture strategiche: penso a ponti delle principali arterie stradali, di edifici adibiti a municipio e prefettura, gli edifici sacri abitualmente frequentati, le scuole e gli ospedali. Sono i cosidetti punti caldi, quelli che debbono necessariamente resistere, per la funzione che svolgono, a sollecitazioni sismiche anche superiori a magnitudo 5-6».

LE TESTIMONIANZE


SCUOLE CHIUSE

La scossa ha spaventato la popolazione di Marradi, centinaia di persone sono scese per strada. È stato attivato il Centro operativo comunale. ll sindaco di Marradi Tommaso Triberti ha stabilito la chiusura della scuola in via precauzionale. Scuole chiuse anche a Borgo San Lorenzo, Palazzuolo e Firenzuola.

L’AREA ASSISTENZA PER I CITTADINI

"Con la nostra Protezione Civile abbiamo allestito l'area di assistenza ai cittadini e alla comunità nella palestra della scuola elementare Dino Campana di Marradi, in caso di necessità o per chi ha paura". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

LO SCIAME

Circa 300 le chiamate arrivate alla centrale 112 di richiesta informazioni e paura. E sono un centinaio le scosse registrate nella zona di Marradi da quella più forte delle 5.10, uno sciame sismico ancora in corso. Proseguono le verifiche agli edifici, segnalati alcuni distacchi di intonaco e crepe.

AREA SISMICA

Sono due i forti terremoti del passato più vicini all'area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello, regione storica nel cuore dell'Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l'evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l'evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4.

In particolare il terremoto del 1919, spiegano dall’Ingv, è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell'Appennino settentrionale. La zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell'Appennino (qui l’analisi completa).

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