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Serie A

L’Empoli lotta a San Siro ma resiste solo un tempo all’Inter

di Paolo Nencioni

	Il gol di Marcus Thuram che ha chiuso i conti
Il gol di Marcus Thuram che ha chiuso i conti

Esposito ha riaperto la partita dopo le reti di Lautaro e Dumfries. Il sigillo sul 3-1 lo ha messo Thuram in contropiede

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EMPOLI. Una punizione battuta in maniera inspiegabile e un contropiede preso direttamente sulla rimessa del portiere. La sconfitta dell’Empoli a San Siro contro l’Inter si può riassumere in questi 30 secondi abbastanza surreali, che hanno messo in cassaforte il 3-1 col quale i nerazzurri hanno risposto alla vittoria del Napoli a Bergamo. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla, ma quella punizione da 30 metri di Junior Sambia all’88’, finita sul secondo anello, con tutti i compagni in area per raccogliere un cross mai arrivato, non è un bel segnale. Era un momento molto delicato della partita, perché da 4 minuti Sebastiano Esposito aveva riaperto l’incontro segnando il 2-1 dopo le reti di Lautaro Martinez e Dumfries che sembravano aver chiuso i conti. E l’Inter, nonostante la strapotenza tecnica e fisica, era tornata un po’ sotto pressione. E invece ci ha pensato Thuram, servito da Arnautovic (due subentrati, tanto per far capire quanto sia diversa un’emergenza dell’Inter da quella ormai cronica dell’Empoli), a chiudere il discorso.

Detto questo, la vittoria dei campioni d’Italia non fa una grinza. Ci è voluto solo un po’ più del previsto, perché nel primo tempo l’Empoli, schierato con un 3-5-2 molto simile a un 5-3-2, ha giocato una partita difensiva quasi ineccepibile, concedendo solo due occasioni a Lautaro, la prima sventata da Vasquez al 14’, la seconda sventata dal palo 11 minuti più tardi. In mezzo tanta intensità degli uomini di D’Aversa, mentre Inzaghi, confinato in tribuna dalla squalifica, sembrava aver avuto una sola idea: sganciare ogni tanto Pavard a mescolare le carte davanti. D’Aversa invece ha cercato di chiudere le fasce bloccando Gyasi sullo spauracchio Dimarco e concedendo solo qualche sgroppata a Pezzella sull’altro lato. Ha rinunciato però a Esposito davanti, preferendogli Colombo, e questa col senno di poi è una mossa che non ha funzionato, perché ormai sembra palese che gli azzurri non possano fare a meno della vena realizzativa del 99 (ottavo gol, il settimo in trasferta, quasi tutti da dicembre). Una buona notizia anche per l’Inter, se vogliamo, perché il cartellino è nerazzurro e Sebastiano si è scusato con la curva dopo aver fulminato Sommer all’84’. L’unica buona notizia per l’Empoli, oltre al fatto di essere rimasto in partita fino allo scadere, è il ritorno in campo di Szymon Zurkowski dopo un’eternità. Un po’ poco per stare allegri. All’orizzonte c’è un ciclo di ferro durante il quale servirà almeno un’impresa per rimanere in linea di galleggiamento.

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