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Dalla Lazio… alla Lazio: a Roma l’Empoli riassapora la sconfitta dopo cinque mesi

di Paolo Nencioni

	La rete di Pedro a cinque minuti dalla fine ha deciso l'incontro
La rete di Pedro a cinque minuti dalla fine ha deciso l'incontro

Azzurri in vantaggio con Esposito, il pari di Zaccagni allo scadere del primo tempo e la sentenza di Pedro a cinque minuti dalla fine. Vasquez ha parato un rigore

06 ottobre 2024
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EMPOLI. Dalla Lazio… alla Lazio. L’Empoli riassapora il gusto amaro della sconfitta contro l’ultima squadra che l’aveva battuta in campionato. Era il 12 maggio e gli azzurri in piena lotta per non retrocedere uscirono sconfitti per 2 a 0 dall’Olimpico grazie alle reti di Patric e Vecino. Oggi è finita 2-1 e fino a cinque minuti dalla fine la squadra di D’Aversa ha cullato il sogno di mantenere l’imbattibilità. Poi è arrivato Pedro, il mister Wolf dei biancocelesti, che ha risolto il problema con una bordata sotto la traversa.

L’imbattibilità di Devis Vasquez era già caduta alla soglia dei 400 minuti quando i tre di recupero concessi da Ayroldi nel primo tempo erano passati a qualche secondo, ma questi sono dettagli. Erano stati gli ospiti a passare in vantaggio al 9’ con l’ennesimo assist di Pezzella per la testa di Esposito, che si è preso il lusso di sovrastare Romagnoli dopo una scivolata di Provedel. E il risultato alla fine sembra giusto, anche perché al 50’ la Lazio ha sprecato un rigore con Castellanos (fallo di Pezzella su Dia, parata di piedi di Vasquez).

Il portiere colombiano merita anche oggi una citazione particolare perché oltre ad aver parato il rigore ha tenuto a galla i suoi con una paratona su Castellanos nei minuti di recupero, sempre di piede.

D’Aversa se l’era giocata tenendo in panchina Colombo e gettando nella mischia Solbakken, che però non ha fatto una grande impressione, e arretrando Anjorin sulla mediana per far posto al rientrante Fazzini dietro a Esposito. La scelta ha pagato per gran parte dell’incontro, ma l’impressione è che presto rivedremo in campo Colombo. E nonostante la sconfitta, anche oggi il trio Goglichidze, Ismajli, Viti ha fornito una prova convincente.

Dopo il sacco di Roma alla seconda di campionato l’Olimpico non è più un tabù per gli azzurri, ma la Lazio, l’unica grande contro la quale non hanno mai vinto in trasferta, continua a esserlo.

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