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Le ruspe dentro l’ex Saffa c’è il via libera del Comune

Le ruspe dentro l’ex Saffa c’è il via libera del Comune

Dopo l’ok del consiglio, il sindaco e la Hibiscus pronti alla firma della convenzione che trasformerà il ghetto in un nuovo villaggio: prime demolizioni a fine estate

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FUCECCHIO. Stavolta c’è il via libero definitivo. Il consiglio comunale ha approvato (all’unanimità) le modifiche alla convenzione che fissa tempi (10 anni) e modi del maxi-intervento di recupero dell’area. E la novità sostanziale è che si procederà in tre fasi. A giorni il sindaco Toni e Carlo Taramelli, amministratore unico della società Hibiscus, firmeranno il patto. Entro la fine dell’estate le ruspe faranno irruzione nell’ex Saffa (chiusa nel 1979 dopo 73 anni di attività) di via Dante e inizierà l’opera di demolizione. D’altra parte nello scorso mese di dicembre, dopo due anni di silenzio assoluto sul progetto, l’amministrazione comunale aveva lanciato una sorta di ultimatum al privato: «Se non partite, salta tutto». Anche perché secondo gli accordi, i lavori avrebbero dovuto iniziare nel 2012. Ma il villaggio-bio, con 228 case, negozi e tanto verde al momento è una specie di “ghetto” di 56mila metri quadrati nel cuore della città, fatto di auto abbandonate, cavi sospesi e cumuli di rifiuti. Una “cartolina” desolante che arriva dai capannoni dell’ex Società anonima fabbriche riunite di fiammiferi, che oggi ospitano alcune aziende, molte delle quali appartengono a imprenditori cinesi.

L’ultimatum non è passato inosservato. Pubblico e privato hanno riallacciato i rapporti, apportando alcune modifiche sulla convenzione, dettate anche dalla crisi economica. Nell’operazione è prevista anche la realizzazione di un nuovo collegamento viario tra la provinciale Fiorentina e Via Gramsci. Una strada che permetterà a chi proviene da Santa Croce, per esempio, di dirigersi verso la San Miniato o Empoli, senza passare dal centro di Fucecchio. Un intervento che permetterebbe di risolvere definitivamente anche il problema di via Saettino, strada arginale oggi utilizzata come “variante”. Il lottizzante si farà carico di una parte dei costi del collegamento, nella misura di circa un milione di euro (costo complessivo 3 milioni), oltre che del costo della fognatura prevista nel progetto di risanamento di via della Concia e del potenziamento idraulico della rete.

A carico del lottizzante, c’è anche la realizzazione del primo tratto della pista ciclabile che, una volta ultimata, collegherà Fucecchio con Santa Croce: il “troncone” pagato dal privato andrà dall’ex Saffa all’area a verde in prossimità di piazza D’Acquisto. Il lottizzante cederà gratuitamente al Comune viabilità e piste ciclabili, 7mila metri quadrati di parcheggi pubblici, 6.355 mq di aree a verde, la torre Bea (che ospitava la sirena che scandiva la giornata lavorativa), oltre a 400 mq di superficie coperta, altrettanta scoperta e 11 mq di tettoia, destinate alle attività socio-culturali e un’altra area dove sarà realizzato un asilo nido. La ditta lottizzante si impegna a presentare una garanza finanziaria di 4,2 milioni di euro. Che può essere suddivisa in tranche da 1,4 milioni (all’avvio dei lavori, prima della fase 2 e comunque entro il 1º luglio 2017 e altrettanti prima dell’ultimo step, e comunque entro il 2021).

Francesco Turchi

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