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Sanità e territorio

All’ospedale di Cecina, nuova strumentazione per curare gli infarti ma ancora mancano i medici

di Ilenia Reali
La sala di Elettrofisiologia dell’ospedale di Cecina (foto Silvi/Falorni)
La sala di Elettrofisiologia dell’ospedale di Cecina (foto Silvi/Falorni)

Rosignano, la primaria di cardiologia dopo le polemiche sulla sanità del territorio: «Elettrofisiologia sarà potenziata». Tempi di intervento col 118 e problemi di personale: cosa dice l’Asl

23 ottobre 2024
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Il dibattito legato a quale tipologia di sistema sanitario è necessario per l’area compresa tra Rosignano, Cecina, Volterra e Piombino, scaturito con l’intervento del sindaco di Rosignano Claudio Marabotti a seguito della proposta di realizzare due poli distinti nell’area dedicata all’Ospedale di comunità, sta sollevando un dibattito accesissimo a conferma di quanto il tema della sanità territoriale sia sentito. L’Asl fa sapere che «a cardiologia sarà potenziata con l’acquisto di ulteriori strumenti» mentre per l’ospedale di comunità è il presidente della Regione Eugenio Giani sta cercando una mediazione tra le posizioni di Azienda sanitaria e Comune.

Cardiologia

«Per quanto riguarda la cardiologia dell’ospedale Villamarina – interviene la primaria Lara Frediani – è bene ricordare che siamo riusciti a mantenere attivo il reparto grazie allo sforzo del nostro personale e al contributo della Regione e delle altre aziende sanitarie che collaborano nella copertura dei turni. È anche intenzione dell’Asl potenziare l’attività di elettrofisiologia a Cecina anche con l’acquisto dell’arco a C e del poligrafo. Proprio per sviluppare l’attività e ottimizzare l’uso della sala è attivo un gruppo di lavoro che ha il compito di stilare un documento specifico. È importante ricordare che nonostante le difficoltà nel reperire personale, l’attività elettrofisiologica sta continuando grazie alla rete dei professionisti che si sono resi disponibili».

Mancano i medici

Uno degli argomenti che nel dibattito sul sì o no al potenziamento di cardiologia supportava l’intervento del segretario regionale dall’Anaao Gerardo Anastasio era proprio quello della carenza dei medici e quindi dell’opportunità di razionalizzare i servizi di elevata specializzazione. «Purtroppo – sottolinea la direzione sanitaria – la carenza di personale sta penalizzando il sistema, non solo in Toscana. In questi mesi infatti abbiamo effettuato diversi concorsi dedicati alle Valli Etrusche ma i riscontri non sono quelli che ci aspettavamo. Sicuramente continueremo a lavorare per reperire medici cardiologi in modo da assicurare continuità nelle diverse attività».

«Cittadini di serie B»

Era stato lo stesso sindaco di Rosignano Claudio Marabotti a sostenere, portando all’attenzione della direttrice sanitaria Maria Letizia Casani i dati dell’Ars sui tempi di soccorso per l’infarto al miocardio, la non adeguatezza dei tempi. «I pazienti delle Valli Etrusche colpiti da stemi (infarto acuto) sono in sicurezza relativamente ai tempi di presa in carico da parte del 118 e dell’emodinamica di riferimento», interviene Nicola Bertocci, direttore del 118 per fare chiarezza sulla rete dell’emergenza territoriale. «In caso di problemi cardiologici, in particolare in risposta ai casi di Stemi – aggiunge – la rete di emergenza territoriale è in grado di rispondere in maniera adeguata alle richieste di soccorso dei cittadini. Infatti, le tempistiche di soccorso rientrano all’interno dei 120 minuti indicati dalle linee guida internazionali per il trattamento dell’infarto miocardico acuto».

Nel 2022 e 2023 il tempo compreso dall’arrivo del mezzo di soccorso a casa del paziente e l’arrivo del paziente alle porte della sala di emodinamica di competenza è stato di 60 minuti per la Bassa Val di Cecina, 72 minuti per la Val di Cornia, quindi perfettamente in linea con le raccomandazioni scientifiche».

Infarto, cosa accade

«La diagnosi di Stemi – spiega il direttore – viene effettuata dai sanitari del 118 sul territorio al momento dell’esecuzione dell’elettrocardiogramma a domicilio o in pronto soccorso nei casi in cui il paziente si è presentato spontaneamente in ospedale. Purtroppo nelle Valli Etrusche questi ultimi rappresentano una percentuale rilevante (nel 2022 oltre il 50%) dell’intera casistica. Vorrei fare un appello alla cittadinanza. In caso di dolore toracico (dalla mandibola all’ombelico) è importante contattare tempestivamente il 112 e non recarsi spontaneamente in pronto soccorso. Solo seguendo questa indicazione è possibile attivare correttamente il percorso diagnostico terapeutico”.

«Inoltre – conclude Bertocci – grazie all’installazione sulle ambulanze di sistemi di rilevazione e trasmissione degli ECG sarà possibile ridurre ulteriormente i tempi di centralizzazione in emodinamica».

Ospedale di comunità

Sull’argomento torna a intervenire il presidente della Regione Eugenio Giani dopo la diversità di posizioni tra il sindaco di Rosignano e la direttrice Asl. Il presidente ha assunto una posizione di mediazione con il tentativo di salvare il progetto. «Non voglio perdere i contributi del Pnrr – dice – e quindi con il dipartimento stiamo verificando di redigere un progetto complessivo nel terreno individuato ipotizzando la possibilità di far e una bonifica anche a costo di spendere qualcosa in più».


 

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