Il Tirreno

La testimonianza

Cecina, l’odissea di Liliana e Giovanni: «Costretti nel furgone perché è impossibile trovare casa in affitto»

di Claudia Guarino
Liliana Caruso e Davide Di Giovanni nel loro accampamento (Foto di Michele Falorni/Silvi)
Liliana Caruso e Davide Di Giovanni nel loro accampamento (Foto di Michele Falorni/Silvi)

Il racconto della coppia che vive accampata insieme alla figlia di 15 anni a lato del parcheggio dell’Acqua Village: «Non sappiamo come fare»

13 ottobre 2024
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CECINA. Quando sono arrivati a Cecina, per un periodo una casa in affitto l’hanno anche trovata «ma solo con contratto transitorio, perché d’estate serviva per i turisti». Quando ha cominciato a fare caldo, dunque, si sono trasferiti in campeggio. Poi in furgone. «E qui stiamo tutt’ora perché non riusciamo a trovare un appartamento da prendere in affitto per tutto l’anno». Liliana Caruso, suo marito Davide Di Govanni e la figlia 15enne attualmente sono accampati (anche se non potrebbero) in un’aiuola accanto al parcheggio dell’Acqua Village. «Non sappiamo più come fare», dice Caruso, che inizia a raccontare la storia della sua famiglia dal principio.

«Nel 2022 ci siamo trasferiti qui dalla provincia di Varese per il mare e le opportunità di lavoro che credevamo ci sarebbero state. L’inverno 2022 l’abbiamo passato in un appartamento a Marina ma il 31 maggio l’abbiamo dovuto lasciare come da contratto transitorio». La famiglia, sapendo che sarebbe accaduto, si era già messa in cerca di una nuova casa «ma senza risultato. Perciò abbiamo comprato un furgone per avere almeno un posto dove dormire».

E si sono piazzati nel parcheggio dell’Acqua Village «ma dopo qualche giorno i vigili ci hanno detto che lì non si poteva campeggiare. Abbiamo spiegato che eravamo rimasti senza abitazione fino a metà settembre, perché con il proprietario del precedente appartamento eravamo rimasti che saremmo ritornati lì. A quel punto ci hanno messi nella zona per l’emergenza abitativa nel campeggio alle Gorette». E lì hanno passato l’estate.

Poi però «il proprietario dell’appartamento ci ha informati che la casa non era più disponibile perché doveva andare a stare lì una loro amica, così ci siamo rimessi a cercare di nuovo e abbiamo trovato un altro appartamento. Sempre a Marina ma fino ai primi di giugno, dopodiché siamo tornati di nuovo al campeggio delle Gorette. Ho cercato tutto l’inverno ma senza risultato. Io così non posso lavorare, ho una figlia e stando in un furgone non posso lasciarla sola, ma mio marito lavora». Nel frattempo Caruso e parenti sono riusciti a ottenere la residenza alla casa comunale, elemento che permette loro di avere una serie di diritti sul territorio. Ma niente contratto di locazione, per ora. «Va bene attirare turisti d’estate, ma qui trovare una casa in affitto per tutto l’anno è un’impresa».


 

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