Cane aggredito sulla spiaggia in Versilia, arrivano i padroni e scoppia il caos
Ennesimo episodio sul litorale: denunce e minacce
PIETRASANTA. Ennesimo episodio con protagonisti, loro malgrado vista la superficialità di chi dovrebbe “gestirli”, i cani che si muovono senza guinzaglio sulle spiagge della Versilia.
Cosa è successo
Il tutto si innesca nel fine settimane del 3-4 novembre sulla spiaggia di Marina quando un cane, di media taglia, corre avanti e indietro lungo la battigia osservato, a discreta distanza, dal proprio padrone. Una corsa che si arresta di colpo quando l’animale vede, nelle vicinanze, un altro cane, decisamente più piccolo, anche lui privo di guinzaglio (la sanzione prevista in questi casi per i trasgressori va da 25 a 258 euro). Questione di attimi: quello di media taglia cerca di avventarsi su quello più piccolo che scappa fino a trovare in qualche modo rifugio fra le braccia del suo di padrone.
La lite
Seguono attimi concitati, fra il ringhiare del cane più aggressivo e l’abbaiare impaurito dell’altro. E servono a ben poco i richiami, gridati, dei due “umani” nei confronti del cane oramai fuori controllo. Che fortunatamente non arriva a mordere. In realtà, dopo qualche minuto di troppo, la situazione torna a tranquillizzarsi, ma è qui che a diventare protagonisti, sempre in negativo, sono la donna e l’uomo venuti su spiaggia con i rispettivi cani. I due, infatti, cominciano a litigare furiosamente, rimpallandosi responsabilità e spalleggiati da un’altra coppia di persone, forse familiari, che fanno da supporter. E che anziché attenuare gli animi in fibrillazione si gettano nella mischia verbale. Una lite furiosa con epilogo di minacce, reciproche, di denunce. La verità è che negli spazi aperti come la spiaggia e la Versiliana, giusto per citarne due, i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio. Come scriviamo e segnaliamo da anni riportando i vari episodi in cronaca. Perché il rischio che la situazione degeneri in qualcosa di molto più grave di una lite e di uno strascico a carte bollate, è, purtroppo, molto concreto. A pagarne le conseguenze, sempre in questi casi, non sono infatti solamente gli animali, incolpevoli e vittime, ma anche e soprattutto le stesse persone.