Quali sono i borghi più cercati sul web? Ecco le sette meraviglie in Maremma e cosa piace ai turisti
Uno studio svela i paesi più cliccati in Italia dai viaggiatori
GROSSETO. Il successo dei paesi dell’entroterra come destinazioni turistiche era già un trend rilevato dai dati sulle presenze negli ultimi anni. Lascito del Covid che ha potentemente contribuito a far scoprire aree periferiche e immerse nella natura. Ora arriva un’ulteriore conferma dall’indagine commissionata da Telepass – azienda leader nel settore “telepedaggio e mobilità integrata” – a Seed Digital e Change Media e pubblicata su Moveo, magazine aziendale online dedicato a viaggi e mobilità.
L’edizione 2024
L’edizione 2024 dei “Borghi italiani online”, da questo punto di vista, è piuttosto lusinghiera per la provincia di Grosseto. Sesta in Italia per i suoi borghi, molto ricercati sul web nel corso del 2023 dai potenziali viaggiatori. Sono infatti sette i paesi che complessivamente registrano più di 160.000 query mensili attraverso i principali motori di ricerca: Pitigliano (con 57.300 ricerche sul web), Capalbio (45.500), Porto Ercole (25.400), Santa Fiora (15.100), Sovana (9.900), Montemerano (8.000) e Giglio Castello (1.400). A spingere i viaggiatori a cercare queste località è probabilmente la reputazione generale sia rispetto al fascino dei centri storici, che alla qualità della vita e ai ritmi da turismo slow che sono in grado di far sperimentare ai visitatori. Non sembra un caso che l’indagine di Telepass non abbia rilevato ricerche consistenti per destinazioni turistiche più note come, ad esempio, Castiglione della Pescaia o Follonica, che nel periodo estivo soffrono di “overtourism”.
Le località
Un filo rosso che Lega fra loro le 7 località censite, inoltre, sembra essere l’attrattività anche nei periodi di bassa stagione, come l’autunno. In provincia di Grosseto, peraltro, già da qualche tempo si sta sviluppando un’iniziativa in via di consolidamento tesa a promuovere proprio i piccoli borghi. Precursore di questa tendenza è Giancarlo dell’Orco – presidente di Aigo Confesercenti: associazione imprese gestori ospitalità diffusa e della coop di servizi turistici Coopera – “destination manager” specializzato proprio nell’organizzare ospitalità diffusa e prodotti turistici.
L’analisi
«Realtà come Pitigliano, Manciano, Santa Fiora o Sorano – spiega – sono senza dubbio cresciute molto, cavalcando la nuova domanda turistica sviluppatasi dopo la pandemia alla ricerca di destinazioni meno affollate e più a contatto con la natura. Affermazione cui hanno contribuito più fattori, dal passaparola al lavoro di posizionamento sul web attraverso i diversi social. Ma anche grazie a una nuova disponibilità da parte dei residenti ad affittare incrementando la disponibilità di posti letto, e promuovendo la ricettività diffusa. Nella mia esperienza concreta ho visto sia a Santa Fiora, con l’idea di “smart village”, che a Caldana, con l’esperienza del villaggio dell’ospitalità, come questo modello possa diventare attrattivo di nuovi flussi turistici, distribuendoli sul territorio e generando ricchezza diffusa».
Stando all’analisi di Telepass, negli anni più recenti, «l’interesse per i borghi italiani è cresciuto esponenzialmente, con 210 milioni di ricerche totali registrate in quattro anni, di cui 62 milioni solo nel 2023. Il crescente desiderio di riscoprire il fascino autentico dei piccoli centri storici, ricchi di cultura, arte e tradizioni, trova una conferma evidente anche nel trend di crescita del 45% rispetto al 2020».
La Regione
Il fatto che la provincia di Grosseto si sia piazzata al 6° posto (con 7 borghi) nella graduatoria nazionale è inoltre tanto più significativo in quanto nelle prime posizioni, sia per quanto riguarda le province che i singoli borghi, a farla da padrone è il sud Italia. Che sul web riscuote un interesse notevolissimo, Puglia in testa, con borghi come Tropea, Alberobello, Maratea, Otranto, Vieste, Vietri sul Mare, Ronciglione, Civita di Bagnoregio o Locorotondo. Altra considerazione degna di nota che i borghi della provincia di Grosseto sono di gran lunga i più cercati sul web nel 2023 rispetto a quelli di tutto il resto della Toscana. Delle 30 località della nostra regione, 7 sono nella provincia di Grosseto e Arezzo, 5 a Firenze, 3 a Siena, Livorno e Lucca, 2 in quella di Pisa. Ma la differenza la fanno le azioni di ricerca sul web, con Pitigliano, Capalbio e Porto Ercole ai primi tre posti.
Il punto
E una media provinciale mensile nettamente più alta di tutte le altre. «La vera scommessa – chiosa Dell’Orco – è ricondurre a unità la promozione frammentata del territorio e costruire un “prodotto turistico Borghi” che sia coerente e appetibile. Ricorrere a influencer turistici come @piccinaccia su Instagram (alias Elisa Orlando) può dare un contributo notevole, ma questo non può prescindere dal rendere appetibili i borghi dotandoli di servizi: rete a banda larga, trasporti, servizi di comunità e alla persona. In modo da attrarre sia turisti delocalizzati sul territorio, che nuovi residenti temporanei o definitivi».
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