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Il caso

Omicidio di Viareggio, occhi sulla scatola nera dell’auto Cinzia Dal Pino: ecco cosa vogliono sapere gli inquirenti

di Donatella Francesconi
Fiori e striscioni in via Coppino nel punto dove è stato ucciso Noureddine Mezgui
Fiori e striscioni in via Coppino nel punto dove è stato ucciso Noureddine Mezgui

La Procura ha nominato l’ingegner Fabio Bernardini: al vaglio le immagini delle telecamere della zona

22 ottobre 2024
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VIAREGGIO. La salma di Noureddine Mezgui, cittadino marocchino di 52 anni ucciso in Darsena (via Coppino) dalla donna alla quale aveva portato via una borsa, è finalmente tornata in Marocco accolta dalle sorelle. La famiglia della vittima sarà parte lesa nell’iter giudiziario avviato dalla Procura di Lucca e che vede Cinzia Dal Pino, 65 anni, balneare viareggina, agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. La donna è accusata di omicidio volontario.

L’accusa

Accusa che dovrà reggere – o essere smontata – dalle consulenze dei tecnici, iniziando da quello della Procura che si è affidata all’ingegnere Fabio Bernardini per l’analisi della scatola nera dell’auto guidata da Dal Pino e delle immagini delle telecamere. Adesso, dunque, la “battaglia” è tutta nelle mani dei consulenti, quello della Procura e quello delle parti in causa.

Uno dei nodi da sciogliere è sicuramente quello dell’impatto tra il Suv dell’imprenditrice viareggina e il corpo di Noureddine. L’autopsia, eseguita dal medico legale Simone Pierotti ha stabilito che la morte dell’uomo sia da attribuirsi a lesioni viscerali multiple. Il medico, dopo i primi riscontri autoptici, ha escluso che il Suv guidato da Cinzia Dal Pino sia passato sopra il corpo dell’uomo scaraventato a terra.

I consulenti

Ai consulenti, dunque, fornire la ricostruzione più attendibile possibile della attività dell’auto e di chi la guidava, a partire dal primo impatto tra l’auto e l’uomo che era a piedi, continuando per i ripetuti balzi in avanti de mezzo nel tentativo di rendere inoffensivo Noureddine, e terminando con la vetrina della impresa Cantalupi mandata in frantumi. Immagini che nell’immediatezza della tragedia – avvenuta la notte tra l’otto e il 9 settembre scorsi – hanno fatto il giro d’Italia.

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