Il Tirreno

Versilia

Commercio e viabilità

La Viareggio del futuro nel piano strutturale, le richieste degli albergatori: «Nuovi parcheggi e navette»

di Donatella Francesconi
Il traffico nella zona della stazione ferroviaria
Il traffico nella zona della stazione ferroviaria

Valzer di incontri con le categorie economiche e i residenti

21 ottobre 2024
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VIAREGGIO. Giornata di incontri, oggi pomeriggio – 21 ottobre – e questa sera in Municipio, nell’ambito del processo partecipato collegato al nuovo Piano strutturale. A poter dire la loro saranno i residenti a Viareggio e i torrelaghesi che si sono iscritti ai due appuntamenti. Il 30 settembre scorso incontri simili si sono tenuti con Ordini professionali, categorie economiche, associazioni, Terzo settore. È stata l’occasione per i rappresentanti di albergatori e commercio cittadino per raccontare nei particolari i temi più scottanti per la città. A iniziare dalla mobilità, in una città che vive un traffico pesante pur avendo tutte le caratteristiche per liberarsene.

La mobilità

«La città soffre di una carenza di collegamenti adeguati con i principali nodi di trasporto e di una gestione insufficiente dei parcheggi, soprattutto per i visitatori che arrivano con mezzi privati»: così la sintesi fatta dal gruppo di lavoro che cura il processo partecipativo delle esigenze emerse nel corso degli incontri.

I nodi

Due, soprattutto, le questioni poste: il sistema ferroviario è datato e non ben collegato con l’aeroporto più vicino, quello di Pisa, rendendo difficile l’accesso alla città per i turisti che non utilizzano l’auto; la carenza di parcheggi, in particolare sotterranei, limita l'accessibilità alle zone centrali e alla Passeggiata che è uno dei più importanti “Centri commerciali naturali” della Versilia.

Le proposte

Due le proposte avanzate, così sintetizzate: creare parcheggi sotterranei «nelle zone periferiche della Passeggiata per facilitare l’accesso senza congestionare il centro urbano» e potenziare il sistema di trasporti pubblici «con navette elettriche e servizi di bike sharing per favorire l’accessibilità inclusiva e sostenibile».

Sul tema della mobilità si concentrano anche le osservazioni dei rappresentanti di associazioni cittadine e del Terzo settore. La richiesta è quella di «implementare un sistema di mobilità inclusiva e accessibile, con percorsi pedonali e ciclabili pensati per favorire l’autonomia e la partecipazione sociale di tutte le categorie di abitanti». Perché – così il quadro disegnato – «l'assenza di parcheggi periferici e un sistema di trasporti pubblici inefficiente penalizzano i residenti delle zone periferiche, limitando l’accesso ai servizi essenziali e vincolando all’uso dell’auto privata». In un quadro di separazione tra le due città, quella di qua e quella di là dalla ferrovia, che non è solo fisica ma anche sociale e culturale.

Gli ordini professionali

Sul fronte mobilità diventa, dunque, essenziale «garantire collegamenti efficienti tra centro e periferia». Tema della mobilità e soluzioni necessarie anche nelle riflessioni proposte dai rappresentanti degli Ordini professionali e del mondo della ricerca e della innovazione. «Le infrastrutture ciclabili sono discontinue e pericolose, ostacolando l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto principale. La congestione del traffico nei periodi di punta limita la vivibilità del centro urbano», è stato detto. Ricordano che «mancano collegamenti efficienti tra le aree periferiche e il centro, aggravando il problema della congestione veicolare».

Ztl

Tra le soluzioni proposte, quella di implementare le Zone a traffico limitato e le isole di interscambio «per favorire l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette». Ma anche «sviluppare navette elettriche per collegare i parcheggi scambiatori alle aree di maggiore attrattività, facilitando l’accesso ai servizi principali».

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