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Parkinson, si può prevenire? In Toscana lo studio rivoluzionario aperto a tutti: cos’è e chi può partecipare


	Il dottor Carlo Maremmani a capo del progetto
Il dottor Carlo Maremmani a capo del progetto

Dopo gli eventi ufficiali di presentazione partirà la campagna di reclutamento dei cittadini che potranno beneficiare delle nuove prospettive legate alla diagnosi precoce

22 ottobre 2024
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MASSA. Un test olfattivo effettuato dal proprio medico di famiglia o all’ospedale Apuane – associato a innovative analisi biochimiche svolte sul materiale biologico di un tampone nasale – possono aprire la strada alla diagnosi precoce della malattia di Parkinson. È questo l’ambizioso obiettivo che si pone lo studio Arianna, l’iniziativa di diagnosi precoce che ha come responsabile il dottor Carlo Maremmani dell’unità operativa di neurologia dell’ospedale Apuane.

Come funziona
Lo studio, promosso dall’Asl Toscana nord ovest, conta sull’attiva collaborazione dei medici di medicina generale della provincia di Massa-Carrara e della Versilia, dell’unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale Apuane, del dipartimento di neuroscienze dell’università di Verona, dell'istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa nonché sul contributo organizzativo dell’ordine dei medici della provincia di Massa-Carrara e della Fondazione dottor Ezio Pelù di Massa. Un progetto avveniristico che verrà presentato ufficialmente, in un incontro aperto al pubblico, nella giornata di sabato 26 ottobre alle 9 all’ospedale Apuane di Massa. Dopo gli eventi ufficiali di presentazione dello studio partirà quindi subito la campagna di reclutamento dei cittadini che potranno beneficiare delle nuove prospettive legate alla diagnosi precoce del morbo di Parkinson offerte da questo progetto.
La spiegazione
«La malattia di Parkinson – sottolinea il dottor Maremmani, responsabile dello studio Arianna – ha un andamento cronico e lentamente progressivo che, nelle fasi avanzate, comporta consistenti sofferenze per chi risulta ammalato, importanti sacrifici per i familiari e anche un costo molto elevato per la collettività in termini di cure e di assistenza sanitaria al paziente. La prevalenza media sopra i 65 anni di età è dell’1% – prosegue lo specialista – mentre nelle classi di età più avanzate è del 2-3%. Il rischio di contrarre la malattia nel corso della vita è quindi di un caso su 40 persone». Lo studio prende origine dagli approfondimenti che la scienza medica ha portato avanti su questa malattia. «Essa viene attualmente diagnosticata quando il paziente presenta sintomi motori: tremore, rallentamento motorio, ipertono muscolare, tutti variamente combinati tra loro. Oggi invece – spiega Maremmani – sappiamo che il processo neurodegenerativo ha inizio nel sistema olfattivo e gastroenterico, e procede lentamente nel corso di circa 20 anni fino a raggiungere e lesionare le zone della motricità automatica nel sistema nervoso. Il traguardo da raggiungere è dunque quello di diagnosticare la malattia di Parkinson prima che compaiano i disturbi del movimento, cioè nella fase definita premotoria. In uno studio recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine è stato dimostrato che esiste un farmaco che tende a rallentare la malattia di Parkinson. Questa classe di farmaci o altri ancora potranno un domani essere a disposizione per questa malattia neurologica. È quindi importante – sottolinea lo specialista dell’ospedale Apuane – cercare di diagnosticare questa patologia quando questa non ha ancora coinvolto i sistemi motori. Con un test olfattivo specifico, semplice, non invasivo, della durata di circa dieci minuti ed effettuato in Asl o dal proprio medico di famiglia, combinato ad un tampone nasale da effettuare successivamente all’ospedale Apuane di Massa, è possibile svelare alterazioni collegate alla neurodegenerazione molto tempo prima della comparsa dei disturbi del movimento. In questo modo – conclude – si può guadagnare molto tempo per cercare di evitare o di rimandare il più possibile la comparsa dei sintomi motori della malattia».
Come informarsi
Lo studio Arianna è dunque rivolto a persone in buona salute con olfatto normale o con riduzione dell’olfatto di età compresa tra 45 e 75 anni – tra cui anche i familiari dei malati di Parkinson – che vogliano partecipare. Per farlo è sufficiente contattare la segreteria dello studio Arianna al numero 376.1958033 oppure via mail all’indirizzo noa@studioarianna.eu. È anche possibile iscriversi chiedendo al proprio medico di famiglia. La diagnosi precoce-premotoria della malattia di Parkinson è il punto di partenza per il successo dei trial clinici riguardanti farmaci innovativi per questa patologia.

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