Il Tirreno

Versilia

Sanità

Versilia: lascia Franco Marsili, ultimo primario della vecchia guardia

di Matteo Tuccini

	Franco Marsili
Franco Marsili

In pensione il numero uno di dermatologia: martedì 11 giugno l’ultimo giorno di lavoro in cui ha festeggiato anche i 70 anni

12 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. L’ultimo primario della vecchia guardia lascia il Versilia: per Franco Marsili, dalla fine degli anni Novanta responsabile della dermatologia – prima a Camaiore e poi nel nuovo ospedale unico di Lido – martedì 11 giugno è stato l’ultimo giorno di lavoro nella sanità pubblica. Tra l’altro coinciso con il suo 70° compleanno, ovviamente festeggiato assieme ai colleghi.
Chi è 
Versiliese doc con targa Camaiore, una passione giovanile per la pittura, Marsili è uno dei medici più conosciuti e stimati in assoluto sul territorio. Come detto, era rimasto l’ultimo in servizio tra i primari che hanno fatto il passaggio storico dai quattro ospedali territoriali al presidio unico. Erano gli inizi degli anni Duemila, e il dottor Marsili faceva parte di una squadra che, su input dell’allora direttore generale dell’Asl Giancarlo Sassoli, venne costruita con i primari Massimo Cecchi (urologia), Mario Manca (ortopedia), Vincenzo Panichi (nefrologia e Area medica), Mario Di Fiorino (psichiatria), Giancarlo Casolo (cardiologia): professionisti di grande livello che hanno tutti lasciato negli ultimi anni, prima di Marsili. Di fatto, tra gli “anziani” – ci passino il termine – sono rimasti oggi in servizio Luigi Gagliardi, direttore di pediatria; Marco Arganini, capo della chirurgia; Claudio Vignali, responsabile della radiologia; Andrea Vento (oculistica). Professionisti, però, arrivati quando Marsili era già da tempo responsabile della dermatologia della fu Asl Versilia. Oltre all’anzianità di servizio, a Marsili è riconosciuta un’attività medica di alto profilo: non a caso, è il medico Asl col record della libera professione, quella che una volta si chiamava intramoenia. Il suo campo è sempre stato la cura dei tumori della pelle, con un’esperienza apprezzata da migliaia di pazienti.
La carriera
I tumori della pelle, infatti, sono sempre più frequenti. Ma sono anche più guaribili. «Tra il 2003 e il 2005 – spiegava il dottor Marsili in un’intervista al Tirreno – i tumori della pelle erano al secondo posto come frequenza tra i carcinomi riscontrati. Negli ultimi anni c’è stato un incremento ulteriore e vengono considerati un po’ fuori categoria». Tuttavia i casi in più sono dovuti a un numero sempre maggiore di diagnosi precoci, che individuano il problema con più frequenza rispetto al passato. «E questo è un bene, chiariva Marsili, «perché così si aumenta in maniera importante la capacità di guarigione». Fondamentale, nel lavoro di Marsili, l’impegno per la prevenzione. Anche con campagne ad hoc con le associazioni. «È importante monitorare i nei, perché se non vengono riconosciuti nel tempo possono subire delle modificazioni e possono diventare invasivi – la lezione di Marsili – A essere importante è la superficie, ma anche la profondità, cioè lo spessore. Più è profondo e più è serio». Il primario Marsili consiglia, perciò, il monitoraggio continuo in funzione anti-melanoma. «Se ne occupano anche associazioni che organizzato visite dermatologiche gratuite. Sono soprattutto le persone con la pelle chiara e molti nei, oppure chi ha avuto casi in famiglia, a doversi tenere sotto controllo. La pelle va protetta, sia quando si sta sotto il sole in estate che quando si decide di sottoporsi a trattamenti estetici. Per fortuna c’è maggiore consapevolezza rispetto al passato». Il congedo di Marsili lascia un vuoto importante in ospedale, al di là di un ricambio che è fisiologico. Per il Versilia è la cesura definitiva su un’èra che non necessariamente è migliore dell’attuale, ma che partiva con presupposti precisi: puntare sui migliori. Marsili è stato sicuramente uno di questi: all’Asl attuale il compito di sostituirlo in maniera egregia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La polemica

«Agenti perseguitati» e «manganellate difensive», così la destra difende i poliziotti indagati a Pisa

di Libero Red Dolce
Sportello legale