Un verme invisibile salverà la palme dal punteruolo rosso
Verranno utilizzati i nematodi, nemici naturali dell’insetto Il nuovo metodo è già stato sperimentato su alcune piante
Camaiore. Non bastano i vaccini, gli antibiotici, i disinfettanti, il punteruolo rosso continua a colpire. Se l’amministrazione viareggina, piagata dall’infestazione, è stata costretta a cambiare le piante vecchie e morenti con altre nuove e di una specie non gradita al punteruolo, a Camaiore si opta per la lotta dura senza paura.
Vengono dunque banditi i pesticidi e le piccole iniezioni di anti-insetto e si passa al contro attacco facendo scendere in campo i nemici naturali del punteruolo rosso: i nematodi, piccoli insetti appena percettibili dall’occhio umano che si nutrono proprio dell’insetto infestante.
Si volta dunque pagina nella lotta al contrasto del Rhynchophorus ferrugineus meglio conosciuto come punteruolo rosso, insetto che può provocare l’essiccamento e quindi la morte delle palme che ornano la frazione di Lido di Camaiore.
«Da quest’anno è stato messo a punto un nuovo trattamento - spiegano dall’amministrazione - completamente naturale, che non fa leva su agenti chimici che in alcuni casi non avevano portato ai risultati sperati perché il punteruolo rosso vive in assenza di nemici naturali. Attraverso studi comportamentali, test di sopravvivenza e ricerca di antagonisti autoctoni, è stato definito un nuovo protocollo d’intervento biologico che prevede lo spargimento sulla chioma di ognuna delle palme di circa 10 milioni di nematodi, piccoli esseri a forma di vermi che vivono nel terreno».
Questi animaletti vengono applicati direttamente nella pianta miscelando gli esseri con il chitosano, un polisaccaride naturale estratto dal guscio dei crostacei. La miscela assicura una vita più lunga ai nematodi che vanno a colpire larve, pupe e adulti del punteruolo rosso.
Da queste larve fuoriescono nuovi nematodi pronti ad infettare le recrudescenze dell’infestazione dell’insetto, portandolo alla completa sparizione. Una sorta di Alien del punteruolo.
«Il metodo ha già dato ottimi risultati in altre località - spiegano dall’amministrazione - e ha visto le sue prime applicazione sul territorio comunale già nel mese di aprile. L’investimento per la protezione del patrimonio arboreo comunale è di circa 10mila euro». —
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