Il Tirreno

«Quello che hanno fatto è uno schifo». Cira Antignano, madre di Daniele Franceschi, il viareggino morto nel carcere francese di Grasse il 25 agosto 2010, commenta così la sentenza sul caso di Stefano Cucchi, con l'assoluzione in appello di tutti gli imputati.

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Due giorni fa, per la morte di Franceschi, il tribunale di Grasse ha condannato ad Un anno di reclusione a Jean Paul Estrade, il medico dell'ospedale di turno al penitenziario di Grasse il giorno della morte di Daniele Franceschi. Un anno a Stéphanie Colonna, la giovane infermiera che conosceva i problemi di salute di Daniele ma che ha trascurato il decorso dell'infarto che poi lo ha ucciso.  Ai familiari di Cucchi «dico di andare avanti, di non mollare, io sarò al loro fianco - aggiunge Cira Antignano - Se in Italia c'è stata questa sentenza che ha dell'incredibile, in Francia, per mio figlio Daniele c'è stata la vittoria della sconfitta, con condanne minime. Daniele non me lo restituirà nessuno».

Processo Cucchi, tutti assolti in appello

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