Il Tirreno

Prato

Dolore a Montemurlo

Monossido killer, la tragedia di Laura: dopo la madre muore anche il padre, Maurizio Chisciotti


	Il luogo della tragedia: in alto Maurizio Chisciotti, sotto Patrizia Pontani
Il luogo della tragedia: in alto Maurizio Chisciotti, sotto Patrizia Pontani

L’intossicazione la notte tra Natale e Santo Stefano a Forni di Sopra (Udine). La vittima, 73 anni, è stato a lungo cittadino montemurlese. L’intera comunità si stringe attorno alla figlia, unica sopravvissuta

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MONTEMURLO. Non ce l’ha fatta Maurizio Chisciotti, l’uomo di 73 anni che era rimasto intossicato dal monossido di carbonio a Forni di Sopra (Udine) nella notte tra Natale e Santo Stefano. Dopo settimane di lotta tra la vita e la morte si è spento all’ospedale di Pordenone, dove era ricoverato da quella maledetta notte. In casa con lui c’erano anche la moglie, Patrizia Pontani, 66 anni, che ha perso la vita in seguito alle conseguenze dell’intossicazione e la figlia Laura, unica sopravvissuta di questa tragedia. A darne notizia è il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai.  La famiglia infatti, aveva vissuto a lungo nel centro del pratese. Maurizio Chisciotti era un ex bancario e, insieme alla figlia Laura e alla moglie Patrizia, aveva vissuto a lungo in via Genova in località Il Mulino a Montemurlo dove le due donne erano state residenti fino al febbraio 2024. Da tempo, invece, Maurizio si era trasferito in provincia di Pordenone, ma questo non gli aveva impedito di mantenere forti legami con il territorio, tanto che era ancora socio attivo della sezione Alpini di Montemurlo.

Il ricordo del sindaco e del Gruppo Alpini

Il presidente del Gruppo Alpini, Mauro Baglioni scrive sulla pagina Facebook del Gruppo: «Un altro alpino ci lascia. Con immenso dolore ci stringiamo al dolore della figlia Laura e terremo sempre vivo a Montemurlo il ricordo di Maurizio e Patrizia». La moglie di Chisciotti, Patrizia Pontani, 66 anni, aveva insegnato matematica e scienze alla scuola media “Salvemini – La Pira” e, a seguito della pensione, quattro anni fa aveva raggiunto il marito in Friuli Venezia Giulia, ma a Montemurlo aveva lasciato nei colleghi e negli ex alunni un ricordo indelebile. «Dopo la scomparsa di Patrizia, oggi ci troviamo a piangere anche Maurizio. Abbiamo sperato fino all'ultimo che ce l'avrebbe fatta ma purtroppo così non è stato - dice il sindaco Simone Calamai – In questo momento di profondo dolore, non posso che stringermi in segno di cordoglio alla figlia di Maurizio e Patrizia, Laura, e rinnovarle la vicinanza e l'affetto di tutta la comunità montemurlese».

La figlia dimessa da poco dall’ospedale di Prato

L'esalazione di monossido di carbonio, durante quella terribile notte tra il 25 e 26 dicembre scorsi, si era portata via Patrizia, mentre Maurizio era apparso subito in gravi condizioni. Ricoverato all'ospedale di Trieste era stato poi trasferito nella terapia intensiva a Pordenone dov'è morto. Anche la figlia Laura si era sentita male: era stata lei a comunicare via telefono con il fidanzato spingendo quest'ultimo ad attivare la macchina dei soccorsi. Laura era stata trasferita in ospedale a Prato ed era stata dimessa solo da pochi giorni. Ora dovrà affrontare anche questo nuovo lutto.

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