Negato l’indirizzo turistico al Don Lazzeri
PIETRASANTA. L’Istituto don Lazzeri-Stagi dovrà ancora attendere per l'indirizzo turistico. Dal consiglio provinciale non è arrivato l’atteso via libera al nuovo indirizzo, nonostante - come...
PIETRASANTA. L’Istituto don Lazzeri-Stagi dovrà ancora attendere per l'indirizzo turistico. Dal consiglio provinciale non è arrivato l’atteso via libera al nuovo indirizzo, nonostante - come dimostrato da uno studio realizzato dallo stesso istituto - esista una richiesta sul territorio per l’avvio di un percorso di studi di questo tipo. «Si è consumata una brutta pagina della politica provinciale - hanno commentato l’assessore di Pietrasanta, Italo Viti e il vice sindaco di Stazzema, Maurizio Verona - Con questa votazione si sono commessi tre gravi errori: si è delegittimato il parere ampiamente discusso della Conferenza zonale che rappresenta tutti i sindaci della Versilia; si è indicato come criterio della definizione delle politiche scolastiche della Provincia la visione e l'interesse locale dei singoli consiglieri senza tener conto della realtà territoriale della Versilia nord con due comuni montani e con le relative difficoltà di spostamento e di opportunità per i giovani; si è mancato di rispetto verso le istituzioni, sia amministrative che scolastiche, che da due anni lavorano per questo indirizzo. Continueremo a sostenere la scuola in questo processo anche verso la Regione Toscana, che avrà l'ultima parola sulla questione».
Dure critiche sono arrivate anche dalla senatrice del Pd Manuela Granaiola. «Si ha la sensazione - afferma - che continuino a prevalere visioni di campanile non più sopportabili e che rendono risibili tutte le roboanti affermazioni sulla necessità di affrontare i problemi versiliesi ad un più elevato livello d'integrazione».
A cercare di spiegare cosa è accaduto ci prova l’assessore provinciale Mario Regoli. «La motivazione principale del no - spiega - nasce dalle linee guida regionali che dicono espressamente di evitare la duplicazione degli stessi corsi di studio all’interno dei singoli territoi, in questo caso la Versilia. In base a questo principio già lo scorso anno il consiglio aveva respinto questa richiesta».