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Cartelle esattoriali, ultima chiamata per la rottamazione: chi può richiederla, i tempi e come fare domanda


	La guida per richiedere la rottamazione 
La guida per richiedere la rottamazione 

Sta per scadere il termine per chiedere la riammissione: un’opportunità da non perdere per chi è decaduto dal piano e vuole sanare i propri debiti senza aggravi fiscali

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Ultima chiamata per non perdere l'opportunità di rientrare nel programma di rottamazione delle cartelle. Il termine per i circa 500mila contribuenti che sono decaduti dalla definizione agevolata è fissato al 30 aprile, entro il quale dovranno presentare la domanda di riammissione esclusivamente online.

La domanda di riammissione

Per poter usufruire nuovamente della possibilità di rottamare i debiti, pagando solo le imposte e i contributi dovuti senza dover versare sanzioni, interessi e aggi, sarà necessario inviare una richiesta all'Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader). La domanda dovrà essere effettuata attraverso il portale dell’Agenzia, all'indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it, dove sarà possibile scegliere tra due modalità: accedere all'area riservata con le credenziali Spid, Cie o Carta Nazionale dei Servizi, oppure utilizzare l’area pubblica, allegando in questo caso una copia del documento d’identità.

Compilazione dei dati

Un passaggio cruciale per non perdere questa nuova possibilità offerta dal Fisco è quello di inserire correttamente i dati relativi ai debiti che si desidera rientrare nel piano di rottamazione. Saranno riammesse alla definizione agevolata solo le somme che erano già incluse nel piano della rottamazione quater e per le quali non sono stati pagati, entro la scadenza del 31 dicembre 2024, uno o più versamenti, oppure non è stato completamente saldato l'importo. Anche chi ha effettuato pagamenti tardivi, o in misura inferiore, può fare richiesta di riammissione. È fondamentale però non inserire nuove cartelle o importi che non facciano parte del piano di rottamazione quater approvato con la "Comunicazione delle somme dovute".

Selezione delle rate

Un altro aspetto fondamentale nella compilazione della domanda riguarda la scelta delle modalità di pagamento. Il contribuente potrà optare per il saldo in un'unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, oppure decidere di suddividere l’importo in un massimo di 10 rate uguali, con la prima rata da versare entro il 31 luglio 2025 e la seconda entro il 30 novembre dello stesso anno. Le rate successive dovranno essere pagate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre nei due anni successivi, ovvero nel 2026 e nel 2027. Per ciascuna scadenza è previsto un periodo di tolleranza di 5 giorni.

Tempistiche per il pagamento

Nonostante ci sia tempo per procedere con i pagamenti, è importante non posticipare troppo. Dopo aver inviato la richiesta online, il contribuente dovrà attendere una nuova comunicazione da parte di Ader, che verificherà i requisiti per rientrare nel piano di rottamazione. La risposta arriverà entro il 30 giugno 2025, con l'indicazione delle somme da saldare per completare la definizione agevolata.

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