Maltempo in Toscana, l’allerta arancione spiegata in tre punti: temporali, fiumi e frane – L'analisi e le due fasi clou del peggioramento
Per la giornata di sabato 22 marzo c’è un codice di criticità arancione in mezza regione: il direttore del Consorzio, Bernardo Gozzini, fa il punto della situazione
Come mai è stata diramata l’allerta arancione in Toscana per la giornata di sabato 22 marzo? Perché – nonostante non siano previste precipitazioni eccezionali – la Protezione civile ha deciso di colorare di arancione mezza Toscana, dalla valle dell’Arno verso nord? Come si è arrivati a questa decisione? A queste domande risponde Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che ogni giorno monitora l’evoluzione meteorologica sulla Toscana per conto della Protezione civile regionale.
Pioggia e temporali
Gozzini spiega: «Ci attendiamo temporali da codice giallo, quindi non particolarmente persistenti. Non ci aspettiamo intensità della pioggia particolarmente elevate. E non dovremmo avere fenomeni intensi come avvenuto nella giornata di venerdì 14 marzo, quando in alcune zone della Toscana è piovuto forte praticamente per tutta la giornata». Gozzini prosegue spiegando che le fasi “clou” e quindi potenzialmente “pericolose” del peggioramento saranno due. «La prima nella mattina di sabato 22 marzo, quando si prevedono piogge e temporali nel nord ovest della Toscana e sulla parte centro settentrionale della regione. Diciamo che la fascia oraria che teniamo particolarmente sotto osservazione è quella che va dalle 7 alle 14. Poi – prosegue il direttore del Lamma – avremo una pausa nel pomeriggio di sabato e una nuova fase perturbata nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo, con interessamento della parte meridionale della regione. Questo sarà un passaggio più rapido rispetto a quello nella mattina di sabato, ma in questo frangente i temporali potrebbero risultare particolarmente intensi. Dopo le 14 di domenica la situazione dovrebbe migliorare sensibilmente».
Fiumi e frane
L’allerta arancione è stata diramata nella zona centrale e settentrionale della Toscana per “rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore”, dalle 7 alla mezzanotte di sabato 22 marzo. Mentre è gialla per temporali per l’intera giornata di sabato 22 marzo. Il direttore del Lamma spiega la decisione della Centro funzionale regionale. «L’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico è stata decretata perché dopo le forti piogge dello scorso fine settimana (14-15 marzo, ndr), i corsi d'acqua, gli argini e le frane che già si sono verificate costituiscono un pericolo anche in caso di precipitazioni non particolarmente intense. Molte aree della Toscana, in particolare quelle riguardate dall'allerta – spiega Gozzini – hanno un territorio particolarmente "stressato" che può "collassare" anche con delle "semplici" piogge intense. Non ci aspettiamo la piena dell’Arno o della Sieve, per intenderci, mentre dobbiamo tenere di conto che territorio come l’area collinare delle province di Pisa e Livorno, ma anche Prato, Pistoia, Firenze, la Garfagnana e la Versilia presentano numerose frane e smottamenti che si sono creati nell’ondata di maltempo del 14 e 15 marzo. Alla luce di tutto ciò è stato deciso di decretare l’allerta arancione: in alcune aree anche 10-15 millimetri di pioggia possono avere effetti molto gravi sul territorio». E lo stesso discorso vale per i torrenti e i corsi d’acqua: «I corsi d’acqua hanno “mangiato” gli argini in diverse zone, ci sono criticità sparse. Anche una passata di maltempo “normale”, come quella che prevediamo, in questo momento può essere molto pericolosa per la Toscana».