Bonus asilo nido 2025, le ultime novità su requisiti, importi e Isee – La circolare
Il contributo supporta le spese per frequentare le strutture pubbliche e private
ROMA. Con una circolare – la numero 60 – del 20 marzo, Inps mette nero su bianco in un documento le “Agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”.
Di cosa parliamo
Il contributo – si spiega – «supporta le spese per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per forme di assistenza a domicilio per bambini con gravi patologie croniche» ed è stato «incrementato e diversificato in base alla situazione economica delle famiglie».
I requisiti e le tipologie
La circolare – e direttamente il sito di Inps – rimarcano i requisiti per accedere della misura: «Essere cittadino italiano, di uno Stato membro dell’Unione europea o avere un permesso di soggiorno valido; essere residente in Italia; l’età del bambino deve essere inferiore ai tre anni». E viene specificato: «In caso di genitori extracomunitari, sono previsti requisiti specifici per i permessi di soggiorno».
Ci sono, nel dettaglio, il contributo asilo nido che riguarda «le spese di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati» e il contributo per supporto a domicilio «per bambini con gravi patologie croniche che non possono frequentare l’asilo».
Le cifre
Bambini nati prima del 1° gennaio 2024:
- 3.000 euro annui, per Isee fino a 25.000 euro
- 2.500 euro annui, per Isee da 25.001 a 40.000 euro
- 1.500 euro annui, per Isee oltre 40.000 euro.
Dal 1° gennaio 2024:
- 3.600 euro annui, per Isee fino a 40.000 euro
- 1.500 euro annui, per Isee oltre 40.000 euro
Come fare e le tempistiche
Le domande, viene dunque precisato, «possono essere presentate esclusivamente online, attraverso il portale Inps, dal momento dell’apertura del servizio fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento. È importante allegare la documentazione necessaria, come le fatture delle rette pagate e, nel caso del supporto a domicilio, un’attestazione del pediatra». Le domande «saranno accolte in base all’ordine cronologico di presentazione e saranno soggette a controlli da parte dell’Inps. È fondamentale che i requisiti siano mantenuti per tutta la durata della prestazione».
L’ultima circolare