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Il festival “Salviamo la Terra”, a Firenze si parla di clima e sviluppo: il programma

di Francesca Ferri

	Un momento della prima edizione del festival “Salviamo la Terra”
Un momento della prima edizione del festival “Salviamo la Terra”

Appuntamento giovedì 20 marzo a Palazzo Strozzi Sacrati (Sala Pegaso, piazza Duomo) per la seconda edizione dell’evento dedicato al pianeta organizzato dal Gruppo Sae. L’ingresso è libero

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FIRENZE. Sono due mesi esatti da quando Donald Trump è entrato in carica per il suo secondo mandato. Poco più di otto settimane nelle quali il presidente degli Stati Uniti ha fatto inversione a U sulle politiche climatiche e ambientali, mettendo in discussione il lavoro di decenni per ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra, causa del riscaldamento globale e, di conseguenza, degli eventi meteorologici estremi che stanno colpendo il pianeta. Fondi congelati per i programmi delle agenzie ambientali, tagli ai finanziamenti per le energie rinnovabili, addirittura l’oscuramento dei siti istituzionali sul climate change. Un completo cambio di paradigma. E invece, oltre che drammatico, questo nuovo corso degli Stati Uniti è anche basato su un presupposto sbagliato: pretendere che per favorire l’economia si debba sacrificare l’ambiente. Non è così. E sarà proprio questo uno dei temi al centro del festival "Salviamo la Terra" che giovedì 20 marzo, dalle 9,30 alle 13, porterà nel cuore di Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, in piazza del Duomo, scienziati, economisti, giornalisti, imprenditori, amministratori pubblici. Tutti riuniti per dialogare sul rapporto tra economia e ambiente e su come l’emergenza climatica e la necessità, per ciascun Paese, di dotarsi di fonti energetiche proprie, e pulite, possa rappresentare un’opportunità non solo per consegnare alle future generazioni un Pianeta sicuro, ma anche per creare enormi, inattese occasioni di sviluppo.

Il festival è organizzato dal Gruppo Sae Spa, editore dei quotidiani Il Tirreno, La Nuova Sardegna, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio Emilia e La Nuova Ferrara, ed è alla seconda edizione. Per l’occasione, l’istituto Emg ha realizzato un’indagine demoscopica per rispondere alla domanda: "Interessa davvero l’ambiente?". Sarà l’amministratore delegato di Emg, Fabrizio Masia, a esporre i risultati.

Nessuno spoiler, qui. Certo è che se anche la Cina - il primo inquinatore al mondo - sta velocemente correggendo la sua politica energetica, diventando in pochissimo tempo il leader mondiale nel campo dei pannelli fotovoltaici e delle auto elettriche, forse una riflessione, o più di una, questo tema lo merita. In pochi anni, dal cruciale accordo di Parigi del 2015, Pechino ha abbandonato quasi del tutto il ricorso al carbone e ha puntato sull’energia green. Oltre che per combattere l’inquinamento, la scelte è anche politica. La Cina è infatti il più grande importatore di gas naturale proveniente dalla Russia. E non pare intenzionata a dipendere da Mosca sul piano energetico. Il risultato? Nel 2023 la capacità energetica da fonti rinnovabili installata ha rappresentato il 61,7%, 263 GW, di tutto il Pianeta. E l’Europa? Che sta facendo? l’Italia? "Salviamo la Terra" proporrà stimolanti punti di vista per rispondere a queste domande.

Il programma del festival

”Salviamo la Terra” si tiene giovedì 20 marzo, dalle 9, 30 alle 13 nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo a Firenze. Dopo i saluti della sindaca di Firenze Sara Funaro, seguono gli interventi “Scienza, clima e responsabilità sociale” con Leonardo Parigi, direttore di Osservatorio Artico; “Interessa davvero l’ambiente? ”, l’indagine demoscopica eseguita per il festival da Emg e illustrata da Fabrizio Masia; “Le politiche green e i nuovi equilibri geopolitici” di Lorenzo Lombardi, giornalista e reporter; “Sostenibilità energetica: esiste una strada giusta?” di Monica Tommasi, presidente di Amici della Terra. Porteranno testimonianze di sostenibilità Banca Mps, con Dimitri Bianchini, chief commercial officer Imprese e Private dell’istituto; Iren Ambiente con l’ad Alfredo Rosini; Banco Bpm con Elisabetta Guerrieri, responsabile commerciale Direzione Territoriale Tirrenica. Per la pubblica amministrazione intervengono l’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni, l’eurodeputato pd Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani. Coordina i lavori il direttore del Tirreno Cristiano Meoni. Ingresso libero.

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