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Toscana

I dati di un disastro

Maltempo in Toscana, in tre giorni più pioggia di un’intera primavera: danni per 100 milioni

di Libero Red Dolce

	A sinistra le precipitazioni cumulate il 14 marzo, di fianco l'Arno ritorna sotto al livello di guardia a Pisa
A sinistra le precipitazioni cumulate il 14 marzo, di fianco l'Arno ritorna sotto al livello di guardia a Pisa

In certe zone accumuli di pioggia da record. Giani annuncia le prime stime dei danni: «A Borgo San Lorenzo in 24 ore più pioggia che durante l’alluvione del 1966»

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FIRENZE. Livello di guardia, evacuazioni, frane, rischio esondazione, nubifragi. Il rosario snocciolato nel fine settimane di maltempo che si è concentrato sulla Toscana – e che ha portato un serio allarme sul rischio di un nuovo 1966 – si può misurare, a situazione rientrata, con la forza dei numeri. Quelli dei danni e quelli che misurano l’acqua piovuta dal cielo. La buona notizia è che nel pomeriggio di oggi l’Arno è tornato sotto al primo livello di guardia nella città di Pisa.

In un giorno la pioggia che cade in una primavera intera

Per misurare quest’ultimi bisogna affidarsi al dato storico della cosiddetta pluviometria, vale a dire la misurazione delle precipitazioni atmosferiche. Basta scorrere i dati forniti dal presidente della Regione Eugenio Giani per rendersi conto della notevolissima intensità del fenomeno che ha colpito la Toscana.

“A Firenze nella giornata del 14 marzo è caduta più pioggia di quanta ne cada in tutto marzo (105 mm), a Vaglia in 72 ore quasi quanto una primavera intera (252 mm). A Borgo San Lorenzo, in un giorno, più pioggia che durante l’alluvione del 1966”, comunica Giani sul suo canale Telegram. Un dato ancora più sorprendente è quello che parte dall’inizio dell’anno: “Dal 1° gennaio al 15 marzo, a Firenze e Prato è già piovuto quanto piove normalmente in 6 mesi. Nel Valdarno Medio e Inferiore in due mesi e mezzo è caduta la metà della pioggia attesa in tutto l'anno”.

E se, come ricorda il direttore del Consorzio Lamma Bernardo Gozzini, «non si può dire che un singolo evento sia dovuto al cambiamento climatico», bisogna comunque capire che questo «ci condiziona sempre di più», con gli eventi estremi che diventano man mano più frequenti e interrogano la nostra capacità di adattarsi e agire con la prevenzione. Anche perché il conto dei danni è molto salato.

Danni da 100 milioni di euro

I due giorni di maltempo hanno fatto molto male alla Toscana. «Secondo una primissima stima, i danni ammontano a 100 milioni di euro. Li ho già memorizzati nella testa nel seguire uno per uno i comuni più direttamente toccati», ha raccontato nel pomeriggio lo stesso Giani, dopo un incontro con il capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile Fabio Ciciliano. La Toscana nei giorni scorsi ha fatto richiesta al governo dello stato di emergenza nazionale.

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