Maltempo, in Toscana è stata la fotocopia del 2023: perché il vapore acqueo diventa benzina per i temporali
L’analisi del Consorzio Lamma sui fenomeni avvenuti tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo
L’ennesimo evento alluvionale che ha colpito la Toscana – il sesto in soli 18 mesi, senza contare i numerosi episodi minori –, tra giovedì 13 e venerdì 14 marzo, è stato causato da precipitazioni eccezionali concentrate in un intervallo temporale ristretto. Secondo l'analisi del Consorzio Lamma, la caratteristica comune degli ultimi eventi meteorologici estremi non è soltanto l'intensità anomala delle piogge, ma anche la loro persistenza su aree ristrette per periodi prolungati.
Precipitazioni estreme nei mesi freddi
«Un elemento particolarmente significativo – spiega il Lamma – è l'aumento di fenomeni precipitativi estremi nei mesi invernali. Questo fenomeno è attribuibile a un surplus di energia e vapore acqueo, legato a temperature dell’aria e delle acque marine costantemente superiori alle medie stagionali. L’evento del 14 marzo ha visto quantitativi di pioggia eccezionali nelle province di Livorno, Pisa e Firenze, con accumuli sulle 24 ore comparabili a quelli registrati durante la grande alluvione del 1966».
Dati pluviometrici significativi
- Firenze Peretola: 105 mm di pioggia il 14 marzo (più dell'intero mese di marzo); 163 mm totali dal 12 al 14 marzo.
- Borgo San Lorenzo: (FI): 142 mm il 14 marzo (superiore al cumulato del 3 novembre 1966 di 4 mm); 213 mm in tre giorni.
- Vaglia (FI): 252 mm in 72 ore, pari quasi alla quantità di pioggia attesa per l'intera primavera.
- Valle Benedetta (LI): 142 mm il 14 marzo, di cui 120 mm in sole quattro ore.
- San Miniato (PI): 110 mm il 14 marzo (il 3 novembre 1966 ne caddero 113 mm).
Le precipitazioni degli ultimi tre giorni (13-14-15 marzo) sono arrivate dopo un bimestre gennaio-febbraio particolarmente piovoso, che aveva già reso il territorio saturo e vulnerabile a nuovi eventi alluvionali.
Piogge fuori scala in alcune province
- Firenze Peretola: 411 mm tra il 1° gennaio e il 15 marzo, il valore più alto mai registrato per questo periodo dal 1955.
- Prato: 464 mm nello stesso periodo, secondo solo al 2014 (507 mm).
- Pistoia: 634 mm, vicino al record di 669 mm del 1960.
- Valdarno Medio e Inferiore: nei primi due mesi e mezzo del 2025 è caduta la metà della pioggia attesa per un intero anno.
Confronto con l’alluvione del 2 novembre 2023
L'evento alluvionale del 14 marzo 2025 (cumulati nell’immagine a sinistra in foto) presenta notevoli somiglianze con quello del 2 novembre 2023 (cumulati nell’immagine a destra in foto). Entrambi sono stati caratterizzati da due linee precipitative stazionarie, legate a convergenze di venti nei bassi strati e accompagnate da intensa attività temporalesca. Le immagini dell'analisi del Consorzio Lamma mostrano le piogge cumulate nei due eventi, evidenziando analogie significative nella loro distribuzione spaziale e nell’intensità delle precipitazioni.