Fi-Pi-Li, perché con il maltempo è diventata una trappola: i tre elementi che non tornano – Video
Un anno e mezzo fa annunciati lavori e idrovore, ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Quando può riaprire il tratto chiuso
LIVORNO. «Quando ho visto quelle due auto intrappolate, l’acqua mi arrivava già sopra le ginocchia». Il giovane volontario della Pubblica Assistenza di Collesalvetti è arrivato all’altezza di Vicarello intorno alle 22 di venerdì. E a quel punto la Fi-Pi-Li era già diventata una piscina. «Le auto appena prima sono riuscite a passare, poi l’acqua è diventata troppo alta».
Era l’ondata di piena del torrente Isola che, come già accaduto in passato, ha inondato la strada in un punto in cui la pendenza della carreggiata arriva al di sotto del terreno circostante finendo per ristagnare pericolosamente. Il tratto della Fi-Pi-Li da Lavoria a Interporto Est è stato chiuso ufficialmente alle 22,34 di venerdì. E, fino a ieri sera, sabato 15, non era stato possibile riaprirla. «Confidiamo di riuscire a farlo domani (oggi, ndr)», spiega Claudio Nardecchia, amministratore di Avr, società che gestisce la Fi – Pi – Li per conto della Città Metropolitana di Firenze che, da parte sua, ha l’incarico sulla Strada di Grande Comunicazione su delega della Regione Toscana. Dalla Città Metropolitana arriva nella mattina di domenica 16 marzo una previsione per la riapertura.
L’allagamento
I problemi sono iniziati venerdì, giornata di allerta meteo tra l’arancione e il rosso. Chi ha percorso la Fi – Pi – Li a partire, grosso modo, dalle 21 si è trovato nel bel mezzo di un lago non segnalato. Per un po’ le auto sono riuscite, lentamente e con code a tratti, a oltrepassare il punto critico (cioè i circa due chilometri di strada compresi tra le uscite di Lavoria e Interporto Est). Sebbene l’abbiano fatto navigando con l’acqua fino al paraurti, in mezzo a bottiglie di plastica galleggianti e con i sensori impazziti.
Il peggioramento
Poi, a un certo punto, procedere non è stato più possibile, tanto che alle 22,34 è arrivata la chiusura del tratto interessato dagli allagamenti. Poco prima, però, due auto che avevano imboccato la Fi-Pi-Li sono rimaste bloccate con l’acqua alle portiere. In quel momento di lì stava passando un volontario della Pubblica Assistenza di Collesalvetti che, vedendo la scena ed essendo solo, a un certo punto ha deciso di avvisare i vigili del fuoco. Il comando (ore 22,35) ha quindi inviato sulla Fi – Pi – Li una squadra del personale volontario della sede di Collesalvetti in soccorso delle persone rimaste intrappolate. «L’acqua si alzava – racconta il volontario – e c’è chi è salito sul tettino. Raccontavano che le auto di fronte alle loro sono riuscite a passare, poi il livello dell’acqua è diventato invalicabile». Tutte le persone coinvolte sono poi state accompagnate allo svincolo più vicino e, per fortuna, stanno bene. Le auto, invece, sono rimaste a galleggiare in mezzo alla carreggiata in attesa di essere rimosse.
«Chiusura tempestiva»
«L’intervento di Avr nel disporre la chiusura della strada è stato tempestivo – spiega Nardecchia –. Preciso che l’allagamento non è collegabile alla gestione della strada, ma dipende da fattori esterni. I campi intorno, cioè, erano completamente allagati, i canali non scaricano e il torrente Isola ha rotto gli argini in più punti». E la pendenza della Fi – Pi – Li in quel punto, è discendente. Quindi l’acqua ha avuto gioco facile nell’insinuarsi sull’asfalto.
Stessa cosa nel 2023
La stessa identica cosa era accaduta nel novembre del 2023. Venerdì scorso, in più, è stato anche aperto lo Scolmatore e questo potrebbe anche aver caricato il reticolo minore. «Sono state messe in funzione le idrovore – sottolinea l’amministratore di Avr – ma data la condizione dei canali e dei campi, il deflusso è di fatto al momento non possibile». In sostanza togliere l’acqua da un punto allagato per depositarla in un campo allagato non ha senso, dato che l’acqua in questione finirebbe per tornare a valle, cioè nella strada da cui era stata tolta. Dunque fino a ieri sera non è stato possibile liberare la carreggiata, che peraltro andrà anche pulita. E il tratto di Fi - Pi - Li interessato dall’esondazione del torrente è rimasto chiuso.
La situazione
Ieri sera, sabato 15, la situazione era questa: al chilometro 66 campi completamente allagati dopo la rottura del torrente Isola e al chilometro 68 canale parallelo impossibilitato a scaricare visto l’alto livello dello Scolmatore. Insomma, è passato un anno e mezzo ma, nonostante i lavori annunciati su argini e idrovore, la situazione è esattamente la stessa. Con un tratto dell’arteria fondamentale di collegamento tra più province chiusa per allagamento.