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Livorno, Wass a Fincantieri: cosa significa l’operazione

di Ilenia Reali

	Lo stabilimento Wass a Livorno (Foto Franco Silvi)
Lo stabilimento Wass a Livorno (Foto Franco Silvi)

Completata l’acquisizione del business subacqueo Uas. Pagati 287 milioni come componente fissa del prezzo

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LIVORNO. Ieri mattina, lunedì 20 gennaio, gli operai hanno staccato la scritta “Leonardo” dallo stabilimento della ex Wass di Livorno. Nelle prossime ore sarà reinstallata una nuova scritta: Wass, appunto. È stato deciso di “restituire” il vecchio nome alla società livornese di siluri, sonar, contromisure e lanciatori. Un modo per evidenziare che siamo di fronte a una società con una sua autonomia e appunto con un suo nome riconoscibile.

Fincantieri ha annunciato che è avvenuto il closing dell'operazione di acquisizione della linea di business “Underwater Armaments & Systems” (Uas) di Leonardo spa mediante l'acquisto dell'intero capitale sociale della società di nuova costituzione Wass Submarine Systems (“Wass”), nella quale la linea di business Uas è stata previamente conferita. L'operazione rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del Gruppo Fincantieri, incentrata sull'ulteriore crescita nel business della difesa navale e sullo sviluppo del dominio della subacquea, rafforzando la propria posizione come integratore tecnologico di riferimento in ambito duale.

Fincantieri ha fortemente voluto Wass, sono ormai anni che se ne interessa e ha portato a termine l’operazione mettendo in piedi un investimento molto importante che ha dato serenità anche ai 380 dipendenti della sede di Livorno che in altri casi non vedevano di buon occhio di dover lasciare il gruppo Leonardo, simbolo di solidità.

Con Fincantieri, seppure in attesa di quanto accadrà nella riorganizzazione definitiva a fronte di un timore di delocalizzazione («Riteniamo che debba esserci la consapevolezza che a Livorno non si fa produzione ma ricerca e quindi il know how non può essere trasferito», fanno sapere fonti sindacali), dall’altra parte c’è il fatto che essendo una società autonoma la filiera di comando è più corta e si ampliano le possibilità di crescita interna, cosa molto più complicata quando Wass faceva parte di Leonardo. L’amministratore delegato Andrea Adorni è già operativo anche se il passaggio ufficiale ci sarà al momento della chiusura del bilancio.

In base all'accordo preliminare siglato con Leonardo il 9 maggio 2024 e in linea con i termini comunicati a quella data, l'acquisizione ha visto il pagamento di 287 milioni di euro pari alla componente fissa del prezzo di acquisizione. La componente variabile connessa agli obiettivi di crescita della linea di business Uas nel 2024, per un totale complessivo pari a un massimo di 415 milioni di euro, soggetto agli usuali meccanismi di aggiustamento del prezzo, sarà determinata in seguito all'approvazione dei risultati consuntivi della linea Uas “Underwater Armaments & Systems” relativi all'esercizio 2024.

«L'acquisizione di Wass Submarine Systems – ha detto l’ad Pierroberto Folgiero – rappresenta per Fincantieri un passo decisivo nel rafforzare la leadership tecnologica nel dominio subacqueo, un settore cruciale per il futuro della sicurezza e della tecnologia marittima. Integrando competenze avanzate nei sistemi acustici e di armamento subacqueo, ampliamo la nostra capacità di sviluppare soluzioni innovative per la difesa navale, garantendo al contempo la protezione delle infrastrutture critiche subacquee, come cavi sottomarini e impianti energetici offshore. Confermiamo pertanto la nostra ambizione di guidare l’evoluzione delle tecnologie navali avanzate, rispondendo alle sfide globali con imprenditorialità e visione strategica».

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