Il Bosco di Archimede, il canile di Capannoli e il trasloco obbligato: «Non sappiamo dove andare»
L’associazione è alla ricerca di un’area in cui trasferirsi
Il nuovo anno si porta dietro i buoni propositi e i sogni da realizzare, anche per il canile di Capannoli, in provincia di Pisa, gestito dall’associazione “Il Bosco di Archimede”, il desiderio di poter trovare al più presto un’area dove spostare tutti gli animali ora ospiti perché lì, dove sono adesso, non possono più stare. Un sogno che potrebbe diventare realtà in quest’anno estendendo la ricerca anche oltre i confini comunali.
La speranza
Per adesso l’attività all’interno della struttura prosegue come sempre con le adozioni dei cani presenti, che non si sono fermate neppure sotto le festività natalizie. «Stiamo cercando di poter entrare in possesso di un’area dove spostare gli animali – commenta Heleana Casini de “Il Bosco di Archimede” – speriamo che possa sogno si possa realizzare, magari anche nel vicino comune di Peccioli». E resta sempre aperta la raccolta fondi organizzata per sostenere le necessità della struttura. «Chi ci segue sta facendo le donazioni – spiega Casini – contiamo però in un maggiore coinvolgimento delle persone per sostenere le attività del canile e anche in previsione del trasferimento». Insomma al canile si può donare tutto, anche qualcosa di diverso dalle crocchette, dal cibo per animali, dalle coperte. «Ci serve tutto – prosegue Casini – dalle casette in legno per ospitare gli animali, alle strutture da recinzione, ma anche materiale per l’accoglienza degli animali oppure faretti a led, qualsiasi cosa possa essere utile per un canile. Noi siamo pronti ad accogliere materiale di ogni tipo».
Gli “ospiti”
Il canile, poi, ha una caratteristica particolare rispetto ad altre strutture che ospitano cani e in alcuni casi anche gatti: in questo spazio sono presenti oltre a una cinquantina di cani anche circa 150 animali da cortile. In attesa del trasferimento, però, il canile non può accogliere altri animali. «Per i cani – spiega Casini – proseguono le adozioni». E sono pronti per una nuova famiglia Scheggia, Venere, Esmeralda e tanti altri, ognuno con la propria storia da dimenticare. Scheggia, ad esempio, un Breton di 10 anni di taglia media, è un cane energico e vispo e con un carattere dolcissimo, ha un estremo bisogno di trovare una famiglia che lo renda felice. Esmeralda, invece, è arrivata al canile ad aprile. È un Pointer di circa sette anni, è stata rifiutata: il cacciatore che l’aveva l’ha ceduta perché, ha detto, non è adatta alla caccia. La piccola Esmeralda sembra timida e titubante, ma poi si rivela dolcissima e non ama il freddo, vorrebbe tanto il calore di una famiglia. Anche Carlos è stato il cane di un cacciatore: lui è un esemplare di Spaniel di taglia media così come la lunghezza del suo pelo, affettuoso e curioso, gioioso particolarmente adatto alle persone che non hanno mai avuto un cane. Carlos aspetta un caldo abbraccio e una famiglia. E che dire di Venere, una cagnolina femmina di razza Segugio, nata nel settembre del 2018, dal pelo corto e dalla personalità affascinante, sa stare sola, ma anche condividere gli spazi con altri cani. C’è poi Brio, di nome e di fatto, nato nel 2010 che è un cagnolino di taglia media razza pura Breton. Brio è adatto anche a coloro che si avvicinano ai cani per la prima volta e con lui sicuramente non se ne staccheranno più. Anche Gaspare cerca una casa. Lui è un Segugio maschio di taglia media: nato in ottobre 2018 ha un carattere allegro e ama camminare e giocare ed è un compagno ideale anche per le persone anziane. «Ci impegniamo a farci carico dei cani che i cacciatori non vogliono più tenere perché vorremmo regalare loro una vita degna, in una casa, – conclude Casini – con una famiglia che si prenda cura di loro e che non li veda solo come uno strumento di “lavoro”».
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