Quell’inverno del 1985, la Toscana nel gelo sepolta dalla neve: può succedere di nuovo?
Un evento eccezionale che portò l’aria russa direttamente sulla nostra regione. A Livorno nevicò tre volte in dieci giorni. I ricordi dei lettori: «Avevo 9 anni e presi tante botte...»
Una data precisa per celebrare l’anniversario non c’è. Perché non fu soltanto un giorno, ma un periodo prolungato. Un evento eccezionale. Qualcosa che – da quel lontano 1985 – in Toscana non si è più visto. Qualcuno l’ha ribattezzata la piccola glaciazione. Giornate intere di neve, temperature oltre 10 gradi sotto lo zero anche a due passi dal mare. Sono passati 40 anni dall’inverno ‘85. Il più freddo dell’epoca recente che la Toscana ricordi.
Dalla Russia
Tra il dicembre 1984 e il gennaio 1985, l’Europa fu colpita da un inverno eccezionalmente rigido. L’anomalia termica della stratosfera portò al congiungimento dell’anticiclone delle Azzorre con quello polare, permettendo la discesa di aria artico-continentale sull'Europa. Dal 4 gennaio 1985, una massiccia ondata di gelo dal Mare di Kara invase rapidamente il Mediterraneo, determinando nevicate estese e temperature estremamente basse.
Neve ovunque
L’ondata di gelo colpì inizialmente le regioni centrali come Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Campania. Anche la Pianura Padana registrò nevicate, sebbene meno straordinarie per il clima del Nord Italia. A Livorno nevicò ben tre volte in dieci giorni, con il picco dell’evento il 7 gennaio. Le temperature in Toscana ed Emilia-Romagna raggiunsero valori minimi sotto i -20 °C, complice l’effetto albedo – l’effetto di raffreddamento causato dalla presenza di neve al suolo, ndr – e l’inversione termica.
I record di temperatura
Le temperature minime di gennaio 1985 furono incredibili: Siena registrò -9,2°C a Poggio al Vento. A Pian del Lago il termometro segnò -28°C, la più bassa nella provincia. Monte Oliveto Maggiore e Montepulciano registrarono -14°C, mentre il Monte Amiata toccò i -20°C. A Firenze, l’aeroporto di Peretola registrò -23°C il 12 gennaio, demolendo il record precedente di -12,8°C del 1968.
Carrara sotto la neve: un evento mai visto
Tra le tante città toscane sommerse dalla neve, in quell’inverno di 40 anni fa, ci fu Carrara. Il 4 gennaio, dopo una mattinata di sole e -1°C, iniziarono a cadere grandi fiocchi di neve, che lasciarono la città in un’atmosfera fiabesca. Tuttavia, il vero evento arrivò il 7 gennaio: la città si svegliò sotto 30 centimetri di neve, un fenomeno mai visto sul litorale. Le scuole chiusero, i trasporti si bloccarono, e le strade rimasero impraticabili a causa dell’assenza di mezzi per la pulizia della neve.
I ricordi dei lettori
Tantissimi i ricordi dei lettori al nostro post su Facebook. Federica Musetti ci scrive: «Avevo 9 anni. Uscii di casa alle 9 del mattino e dall’entusiasmo il tempo passava senza che me ne accorgessi. Rientrai alle 14 e presi tante botte, ma l’emozione ripagava il dolore». Alessio Pieraccioni: «Io e mio fratello restammo bloccati per oltre una settimana a Montepiano con i nonni, la vacanza più divertente della nostra vita che ricordi». Anna ricorda: «Io ero stata assunta da appena un mese in un bar, per due tre giorni sono andata a lavoro a piedi, per me è stato uno spettacolo, avevo 24 anni».
La situazione oggi
Oggi quel freddo può tornare? La risposta è no. Lo dicono i modelli di previsione matematici, che per il prosieguo della stagione invernale non intravedono scenari particolarmente gelidi. Nel fine settimana dell’11-12 gennaio potrebbe concretizzarsi l’arrivo di un po’ di freddo deciso, ma niente a che vedere con quello del 1985. La neve a quote di pianura, invece, per il momento, per questo inverno resta solo un sogno nel cuore degli appassionati.