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Il caso

Civitavecchia, il Tar respinge la richiesta di sospensiva del bando sul navettamento dei crocieristi: gli scenari

di Maurizio Campogiani

	Il Tar del Lazio 
Il Tar del Lazio 

Il ricorso presentato da una serie di società del trasporto pubblico, da agenzie marittime e dalla municipalizzata locale che cura il servizio di linea urbana

21 ottobre 2024
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CIVITAVECCHIA. Nessuna sospensiva del bando sul navettamento dei crocieristi emanato nei mesi scorsi dall’Autorità Portuale di Civitavecchia. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con due distinti provvedimenti, ha rinviato al giudizio di merito l’esame dei ricorsi presentati.

I ricorsi

A ricorrere alla giustizia amministrativa erano stati Aloschi Bros. S.r.l., Italian Travel Consultant S.r.l., Medov S.r.l., Fiavet Lazio - Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo Lazio, Sms International Shore Operations Europe Ltd da una parte e CSP, la società detenuta al 100% dal Comune di Civitavecchia, che attualmente effettua con i bus di linea urbana il trasferimento dei crocieristi dallo snodo esterno al porto di Largo della Pace fino alla stazione, dove i turisti prendono i treni che li conducono a Roma.

In entrambi i ricorsi veniva chiesto di annullare, previa sospensiva dell’efficacia, il bando di gara predisposto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e avente a oggetto l’affidamento in concessione di servizi di trasporto pubblico dei passeggeri delle navi da crociera per il periodo 1° gennaio 2025 – 31 dicembre 2041 Civitavecchia. In quello presentato dalle società private e dalla Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo Lazio veniva inoltre richiesto di annullare il relativo disciplinare di gara, il progetto di fattibilità e il capitolato d’appalto in esso contenuto, lo schema di contratto.

Inoltre, ogni altro atto presupposto e, in particolare, il decreto numero 160 del 10 luglio 2024 del presidente dell’ente, recante la determina a contrarre e l’approvazione degli schemi dei provvedimenti, della delibera del comitato di gestione numero 61 del 21 dicembre 2023 e del documento di programmazione strategica. Come detto, la quinta sezione del Tar del Lazio, rilevato «che la complessità delle questioni oggetto di giudizio e la delicatezza degli interessi da considerare richiedono la celere definizione collegiale dell’incidente cautelare e reputato che non sussiste un “periculum” di intensità tale da giustificare la concessione nelle more di una misura provvisoria» ha deciso di respingere le istanze di sospensiva, fissando al prossimo 7 novembre la discussione nel merito della vicenda.

Solitamente, quando i giudici amministrativi non concedono la sospensiva sta a significare che il ricorso ha discrete possibilità di essere respinto anche nel giudizio di merito. Staremo a vedere se il prossimo 7 novembre la tendenza sarà o meno confermata.

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