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Il delitto

Arezzo, psicoterapeuta uccisa: l’ex fidanzato della figlia resta in carcere. Il silenzio dopo la confessione


	La vittima e Irfan Rana Mohamed
La vittima e Irfan Rana Mohamed

La donna 72enne è stata ritrovata morta in un campo a Foiano della Chiana: i punti da chiarire

08 ottobre 2024
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AREZZO. Nessuna spiegazione sul movente che lo ha portato ad uccidere: si è avvalso dalla facoltà di non rispondere durante l'udienza di convalida del fermo da parte del giudice del Tribunale di Arezzo, Irfan Rana Mohamed, il 37enne pakistano che si trova nel carcere aretino San Benedetto, con l'accusa di omicidio volontario di Letizia Girolami, psicoterapeuta, madre della sua ex fidanzata.

L’interrogatorio del gip

La donna 72enne è stata ritrovata morta in un campo a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, nella notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre, vicino alla sua abitazione. Dopo aver manifestato l'intenzione di rispondere alle domande del gip Stefano Cascone, presente anche l'interprete, il 37enne ci ha ripensato e non si è fatto interrogare. Così non ha aggiunto altro rispetto alla confessione di domenica 6 ottobre quando davanti ai carabinieri e al pubblico ministero Angela Masiello e al procuratore Gianfederica Dito ha ammesso di essere stato ad uccidere Letizia Girolami, madre della giovane con cui è stato fidanzato e che al momento del delitto era in vacanza in Spagna.

La confessione

Secondo quanto hanno ricostruito le indagini, tra Irfan Rana Mohamed e Letizia Girolami, stando a quanto avrebbe confessato l'omicida, ci sarebbe stata un'accesa lite poi degenerata, quando il 37enne ha preso un bastone come arma e ha fracassato la testa alla donna che fino a poco prima gli aveva offerto ospitalità in un appartamento vicino alla sua casa in campagna nonostante la rottura del legame sentimentale con la figlia. 

Gli aspetti da chiarire

Molti sono ancora gli aspetti del delitto da chiarire: la dinamica esatta, l'oggetto contundente utilizzato (gli investigatori ipotizzano anche un arnese agricolo con manico), le ragioni del diverbio tra il 37enne e la donna che stava progettando lavori nella fattoria, per accogliere persone interessate a esperienze spirituali new age. L'omicida resta in carcere dopo la convalida del fermo, data per scontata (il giudice si è riservato per l'ordinanza). Il difensore d'uffcio dell'imputato, l'avvocato Maria Fiorella Bennati, non ha chiesto al momento misure alternative.

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