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Furti in casa, così la Toscana è diventata la regione più colpita d’Italia: i dati, le zone clou e cos’è il “caso Pisa”

di Mario Neri

	Il report sui furti
Il report sui furti

“Visitata” anche la casa delle vacanze del sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna e lui risponde con un video show

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FIRENZE. Forse è l’unico a cui abbiano svaligiato la casa delle vacanze nel pieno delle vacanze. Ed è stata unica anche la reazione, tonitruante e colorita come il personaggio: «La prossima volta venite alla villa della Giannella quando ci sono, poi ci si diverte, se vi chiappo...», ha smanacciato qualche settimana fa di fronte alla videocamera dello smartphone, in canotta da lottatore, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il sindaco di Grosseto, promettendo ai ladri un trattamento speciale. Non esattamente roba da vademecum antifurti come quello con cui le questure di tutta Italia stanno informando i cittadini per scongiurare le brutte sorprese delle ferie. Certo, Vivarelli Colonna ora potrà consolarsi sapendo che non è il solo e nemmeno uno dei pochi toscani presi di mira dai topi di appartamento.

Il report

A stare all’ultimo report del Censis, la Toscana è anzi la regione più colpita d’Italia dal fenomeno. E in questi giorni di esodo rischia di battere tutti i record. Nel Paese nel 2023 le vittime dei ladri di appartamento sono state 8,3 ogni 1.000 famiglie, più che nel 2022 (7,6), ma meno rispetto al 2019 quando a essere colpite sono state 10,3 persone ogni mille nuclei. Ma i numeri cambiano molto in base all’area geografica. E al primo posto – quasi a sorpresa rispetto alle statistiche su altri tipi reato – c’è appunto la Toscana, dove l’anno scorso si sono registrate 13,4 vittime ogni 1.000 famiglie, mentre all’estremo opposto si trovano la Sardegna, la Basilicata e la Calabria, con 2,9, 3,1 e ancora 3,1 persone interessate ogni mille nuclei familiari. In generale, nel Mezzogiorno le vittime sono state meno della metà rispetto al Nord-Est, 5,1 ogni 1.000 famiglie contro 10,4, visto che molti sono stati i furti anche in Veneto, 11,5 ogni mille nuclei. Al di sopra della soglia dei 10 è risultata pure la Lombardia, con 10,3 ogni mille. Non un caso che il furto in casa, a stare al report del Censis, sia il reato che gli italiani temono di più. Il 52,8% della popolazione ha paura che i ladri entrino nella propria abitazione, molto più di chi, invece, si preoccupa per possibili aggressioni e minacce (22,1%) o di vedersi portar via l’auto, il 16,1%.

Il trend

Anche se il trend dei furti è in diminuzione dal Covid in poi. Durante la pandemia il fenomeno era quasi sparito, a causa proprio del lockdown e della presenza costante o molto più assidua delle famiglie nelle proprie abitazioni. Alla fine delle restrizioni il numero di reati è ripreso a salire ma senza raggiungere i dati pre-Covid. E su questo sono esaustivi di numeri di Confedilizia, che riporta le cifre relative al 2022. Le città metropolitane in media vedono dati simili a quelli del resto del Paese: Bologna, Firenze e Venezia contano oltre 30 furti denunciati per 100mila abitanti, Roma e Milano sono rispettivamente a 27 e 28 denunce.

Le differenze

Il confronto con il 2019 dimostra che in tutte le metropoli si è verificato un calo dei furti, con l’eccezione di Roma e Napoli dove, invece, c’è stata una crescita di circa il 10%. La riduzione è stata più accentuata in Sicilia e Sardegna, dove è stata superiore al 40%.

Sempre il Censis mostra che la diminuzione delle denunce, comunque, era cominciata dal 2015, all’indomani del picco di 259.095 furti del 2014, scesi poi a 167.147 nel 2019 e ai circa 148mila del 2023, quasi il 43% in meno di 9 anni prima. È un caso la provincia di Pisa, che conta 420 colpi ogni 100mila abitanti. La più tartassata dai ladri in tutto il Paese.

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