Il Tirreno

Toscana

Provenzano

Palio di Siena, chi sono i favoriti. Sono cinque i fantini toscani sul tufo

di Marco Sabia

	Palio di Siena: i cavalli al canape
Palio di Siena: i cavalli al canape

Allevati in Sardegna tutti i mezzosangue anglo-arabi in gara scelti per la carriera del 2 luglio

02 luglio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Oggi (martedì 2 luglio) per Siena è uno dei due giorni all’anno in cui il tempo si cristallizza e in cui i cuori battono all’unisono col crepitare degli zoccoli dei cavalli sul tufo. Oggi, in poche parole, è Palio. Quel rito pagano ma che nell’anima viscerale dei senesi è più sacro di mille altri e che sottintende mille significati del cuore e dello spirito per i popoli delle 17 contrade, dieci dei quali saranno in piazza del Campo in lizza per vincere il drappellone dipinto da Giovanni Gasparro e dedicato alla Madonna di Provenzano. Alle 19,30 dopo l’esplosione del mortaretto i 10 fantini usciranno a cavallo dall’Entrone di Palazzo Comunale e verranno dotati da un vigile urbano del nerbo, il “frustino” usato per sollecitare i cavalli lungo i tre giri.

I toscani alla carriera

Su dieci fantini, cinque sono toscani: il pistoiese Jonatan Bartoletti detto “Scompiglio” nel Valdimontone; l’empolese Elias Mannucci detto “Turbine” nel Nicchio, rivale del Valdimontone; il figlio d’arte Andrea Coghe, primogenito di Massimo Coghe e ingaggiato dalla Lupa, nato a Siena. Sempre nella città di Provenzan Salvani sono nati Federico Guglielmi detto “Tamurè” (che correrà nella Civetta) e l’altro figlio d’arte Enrico Bruschelli detto “Bellocchio”, figlio di Luigi Bruschelli e speranzoso di vincere il suo primo palio nella Pantera per iniziare a scrivere un capitolo di storia paliesca degno di quanto fatto dal fenomenale e plurivittorioso padre.

I favoriti

Tutti dovranno confrontarsi con Giovanni Atzeni detto “Tittìa”, fantino sardo-tedesco che ha già vinto dieci volte e che negli ultimi anni si è trasformato nel vero e proprio “dittatore” di Piazza del Campo. Tittìa vestirà i colori dell’Oca, la contrada che l’ha fatto diventare grande e con cui si è già affermato tre volte nella fase iniziale della sua carriera. Tittìa che è stato contrastato parzialmente nell’ultimo decennio dal compianto Andrea Mari e proprio da Bartoletti, uno nato nella città della Giostra dell’Orso ma che ha scritto la sua storia in un’altra città della Toscana, capace addirittura di vincere il suo primo palio all’esordio nel Leocorno. Bartoletti sarà sul tufo insieme a Ungaros, sicuramente fra i favoriti per un risultato di riguardo. Vestirà la giubba del Valdimontone, dove tra l’altro ha già alzato il nerbo in segno di vittoria.

Nella nemica Nicchio ci sarà come detto Mannucci, che dovrà esser capace di fare una corsa d’attacco e di difesa con l’esordiente Akida, a metà tra il desiderio di vincere e la paura di essere purgato; Mannucci che ancora sogna la prima vittoria, allo stesso modo dei senesi Bruschelli (nella Pantera) e Guglielmi (nella Civetta), mentre Coghe ha già vinto con la Tartuca nel 2018.

Fra i toscani Bruschelli con Viso d’Angelo sembra quello più vicino a fare il colpaccio in quest’edizione, tenendo anche conto che la Pantera dal 2006 brama la gioia più grande. Al netto di Bartoletti, che vanta già un pokerissimo di vittorie a Siena e che di conseguenza parte sempre in prima fila nella griglia dei favoriti. Ieri prima del tramonto si è svolta la prova della cena generale - dove Mannucci nel Nicchio è caduto in fase di partenza - preceduta dal drappello dei carabinieri a cavallo, prima al passo e poco dopo con la suggestiva carica dalla curva del Casato a quella di San Martino. Poi i 17 popoli – anche quei 7 che oggi non correranno – si sono messi a tavola per la cena della prova generale. Oltre ai fantini già citati ci saranno l’esordiente Gabriele Puligheddu (nella Giraffa), Sebastiano Murtas (nel Leocorno), Carlo Sanna (nell’Onda) e l’altro debuttante Mattia Chiavassa nel Bruco.

I dieci cavalli

I dieci cavalli al canape sono tutti originari della Sardegna, come molto spesso accade quando si parla di mezzosangue anglo-arabi. Stamattina, invece, alle prime ore del mattino è prevista la Provaccia, l’ultima prova prima di passare dalle parole ai fatti. A gestire la mossa per l’ennesima volta sarà l’espertissimo mossiere Bartolo Ambrosione. Onda, Oca, Valdimontone e Pantera sono le contrade più chiacchierate, ma occhio alle sorprese, che sono la benzina del Palio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Commercio

Saldi in Toscana, gli sconti partono subito forte - Le 10 regole d'oro per chi compra

di Barbara Antoni